Politica – Bigon (PD): “Aborto, da Salvini parole rozze e vergognose. Per le donne, pensi piuttosto alle carenze di personale nei Consultori e nei Pronto soccorso”

Politica – Bigon (PD): “Aborto, da Salvini parole rozze e vergognose. Per le donne, pensi piuttosto alle carenze di personale nei Consultori e nei Pronto soccorso”

(Arv) Venezia, 18 feb. 2020   – “Le dichiarazioni di Salvini sull’aborto sono rozze e vergognose, ma purtroppo non è una novità.  Le interruzioni di gravidanza frutto degli stili di vita incivili? Pensi ai consultori depotenziati o ai medici obiettori che rendono spesso complicato attuare la legislazione in vigore, anziché colpevolizzare chi non vuole affrontare una gravidanza. Più facile straparlare, come fa Salvini”. Così Anna Maria Bigon, consigliera del Partito Democratico, torna sulle recenti esternazioni del leader leghista sull’aborto. “Un insulto a tutte le donne. Se una donna decide di rivolgersi a un consultorio, quello che la nostra società dovrebbe offrire è ascolto, aiuto, indipendentemente dalla decisione che poi prenderà. Non il marchio di ‘incivile’. Il lavoro dei consultori pubblici e privati in questi quarant’anni ha fatto nascere decine di migliaia di bambini, garantendo sostegno psicologico ed economico e restituendo a molte donne il coraggio di affrontare le difficoltà. Così bisogna fare, altro che ‘bancomat’. Sono affermazioni che fanno rabbrividire”.  “Se a Salvini interessassero davvero le condizioni dei Pronto soccorso, potrebbe ascoltare il grido di allarme degli operatori sanitari, a partire dal Veneto governato dalla Lega, dato che la maggior parte delle strutture ospedaliere pubbliche lavora quotidianamente in carenza di organico. Invece di parlare e insultare donne alle prese con una scelta comunque difficile, potrebbe alzare il telefono, chiamare il suo compagno di partito Zaia e fare in modo di reintegrare gli organici di infermieri, medici e psicologi, come stiamo chiedendo da tempo. Oppure per aumentare i fondi per gli interventi in favore delle vittime della violenza di genere dove con la nostra battaglia siamo riusciti a ottenere 200mila euro in più; risorse importanti ma ancora insufficienti.  Si occupi di questo – conclude l’esponente del Pd – e lasci stare le donne, che per trattare certi argomenti serve una dose minima di sensibilità”.

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(Consiglio Veneto)

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