Tavolo adolescenti a rischio

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Tavolo adolescenti a rischio

aiuto e sostegno per ragazzi a rischio disagio

COMUNE DI ROVIGO
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 TAVOLO ADOLESCENTI A RISCHIO
aiuto e sostegno per  ragazzi a rischio disagio

Spesso chiedere e avere sostegno per chi è in difficoltà non è facile, ancora di più quando si è giovani.   Per questo è nato il “Tavolo adolescenti a rischio”, che giovedì scorso si è riunito per la prima volta.  All’iniziativa partecipano associazioni di volontariato, cooperative sociali operanti nel territorio, servizi dell’Azienda ULSS5, quali il Consultorio Familiare, il SERD (servizio Dipendenze) e Centro di Salute Mentale.
L’idea di questo Tavolo, come ha spiegato  l’assessore al Welfare Mirella Zambello, è nata alla fine del 2019 dall’esigenza di avviare un coordinamento tra soggetti del territorio che a vario titolo si occupano di progetti rivolti agli adolescenti a rischio di disagio e di devianza, e che sono coinvolti nelle azioni a favore dei giovani inattivi, i cosi detti “NEET”. L’obiettivo di questo coordinamento è in primo luogo fare una analisi delle esigenze prioritarie che riguardano questa fascia d’età ed il target dei ragazzi che interrompono i percorsi di studio, al fine di impostare una programmazione di medio e lungo termine, di iniziative e d interventi, mettendo in rete le potenzialità di tutti i soggetti coinvolti.
“Vogliamo rendere più accessibili  – ha affermato Zambello -, le opportunità per  famiglie e ragazzi di richiedere ed avere aiuto, ed offrire opportunità di formazione e di riqualificazione orientati agli inserimenti lavorativi su settori che effettivamente possano favorire un impiego.
Al Tavolo hanno aderito infatti anche l’ENAIP e  Veneto Lavoro, che hanno strumenti specifici nell’ambito delle politiche per il lavoro.
Durante l’incontro sono emerse notevoli potenzialità che potranno essere valorizzate ed attuate nella realtà di Rovigo. Si dovrà dare forte attenzione alle iniziative di prevenzione e di promozione di occasioni di agio e di impegno positivo del tempo libero dei ragazzi più giovani, con anche una collaborazione con il mondo della scuola. Un’altra prioritaria è stata individuata negli interventi innovativi previste dall’Educativa di strada.

L’educativa di strada si rivolge ai preadolescenti ed adolescenti con interventi svolti da educatori direttamente nei luoghi di vita e di aggregazione spontanea dei ragazzi (peer education).
Dal Tavolo saranno raccolte le informazioni dei progetti a cui già le famiglie ed i ragazzi potranno far riferimento, per essere inserite nel sito comunale, in uno apposito spazio.
Durante l’incontro sono emersi diversi interventi già attivi, come ad esempio , lo spazio di consulenza nelle scuole superiori della città, i CIC, a cui i ragazzi possono rivolgersi, così come i genitori, ed il servizio Terra di Mezzo del CSM, che è uno spazio fuori dagli ambienti sanitari in cui andare per avere colloqui di consulenza o dove richiedere consigli sui propri malesseri psicologici.
Tra i progetti già attivi nel territorio:  “Strada facendo”, avviato da alcuni anni dal SERD in collaborazione con la Cooperativa “Titoli Minori”, per far riflettere  sui danni dell’uso di alcool e sostanze psicotrope, con incontri direttamente nei luoghi di divertimento; “Involve”, avviato dalla sezione giovani di Legambiente,  relativo l’inclusione dei giovani stranieri; i centri educativi pomeridiani attivati in alcuni plessi scolastici, dalla cooperativa Peter Pan; “Scarpe diem” a cura della cooperativa “Porto Alegre”, con l’obiettivo di realizzare animazione di strada in alcune zone degradate.
Inoltre, altri interventi innovativi sono proposti anche dalla cooperativa “Il Raggio Verde”, che aveva gestito il centro ricreativo comunale dal 1997 al 2007, ed ora opera nelle politiche giovanile di diversi comuni limitrofi.
Al tavolo erano presenti anche la cooperativa CODES sociale che gestisce gli interventi di educativa domiciliare del comune e sta affrontando le modalità con un’equipe mobile per i giovani “ritirati sociali” e l’associazione “A. Gasparetto”, che propone attività di doposcuola e di sostegno scolastico in città.
“Il lavoro proseguirà – ha concluso l’assessore Zambello -, coinvolgendo  anche altre realtà che lavorano con i giovani, in particolare per le iniziative di prevenzione sarà  utile la collaborazione con l’assessore alle Politiche Giovanili Erika Alberghini, con il quale abbiamo condiviso  questo incontro di  avvio di un processo di programmazione partecipata”.

Rovigo, 03/02/2020
Comunicato n. 62/20

(Comune di Rovigo)

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