Emergenza coronavirus – Sandonà (ZP): «Il ministro degli Esteri blocchi le notizie calunniose diffuse dagli altri Paesi che dipingono l’Italia come un popolo di untori»

Venezia, 3 marzo 2020 – «Viaggiatori italiani rifiutati, voli sospesi, rapporti commerciali interrotti: all’estero stanno dipingendo l’Italia come un Paese di untori. Sembra che ogni caso di Coronavirus oltralpe abbia un’origine italiana: in Lituania, in Croazia, persino in Cina dove, secondo le autorità locali, otto cittadini cinesi che avevano lavorato a Bergamo sono rientrati in patria ammalati, dopo aver contratto il virus nel nostro Paese. Notizie a volte date con molta leggerezza, in molti casi senza prove o riscontri scientifici. Ormai è un susseguirsi di informazioni false e calunniose che stanno devastando l’economia e la reputazione dell’Italia e, in particolare, delle regioni del Nord. Mi rivolgo quindi al ministero degli Esteri: si faccia subito qualcosa per mettere a tacere questi diffusori di fake news». È questo l’appello rivolto dal consigliere Luciano Sandonà (Zaia Presidente) al ministro degli Esteri Di Maio.

«L’ultima goccia – continua Sandonà – è il video “satirico” che la tv francese Canal+ sta facendo circolare: un video in cui si vede un pizzaiolo italiano tossire su una pizza, mentre una voce fuoricampo spiega che la “Corona pizza” italiana farà il giro del mondo. Sembra che siano solo gli italiani a portare il contagio in giro per il mondo. Non si dice però che ormai il virus sta girando in modo autonomo. Lo scrittore cileno Luis Sepúlveda non si è certo ammalato in Italia, né i dieci malati statunitensi di cui si è saputo solo ieri. Lo hanno riconosciuto tutti gli esperti: se in Italia il numero di contagiati è così elevato, è solo perché l’Italia sta seguendo parametri sanitari per l’identificazione del contagio diversi, molto più stringenti, rispetto agli altri Paesi. E soprattutto le nostre autorità stanno diffondendo con molta trasparenza numeri e dati, a differenza di altri, e hanno ammesso di non essere riusciti a risalire al paziente zero. Un coraggio che sembra essere venuto meno agli altri Paesi che, invece, hanno preferito far risalire il contagio a fugaci e non sicuri passaggi in Italia. Faccio quindi un appello alla Farnesina: si prendano in considerazione azioni diplomatiche nei confronti di nazioni che diffondono notizie false, o comunque non avvalorate da basi scientifiche, e per questo dannose per tutti noi».

(Lega Nord)

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