Acqua alta, firmato il decreto che avvia i risarcimenti per i primi 292 richiedenti | VIDEO

Il commissario delegato all’emergenza per l’acqua alta di novembre 2019, nonché sindaco di Venezia, Luigi Brugnaro, ha firmato il decreto n. 4 con cui ha approvato il prospetto degli ammessi al contributo “riferito al primo stralcio delle istanze di cui all’Ordinanza commissariale n. 2/2019, sia per l’immediato sostegno ai nuclei familiari, sia per la ripresa delle attività” le cui istruttorie si sono concluse con esito favorevole. Inizia così ufficialmente il pagamento dei risarcimenti ai veneziani danneggiati dall’Acqua Granda, a soli 79 giorni dal termine delle richieste.

La firma del decreto

“Per la prima volta in Italia liquidazioni a stralci”

“Con questa firma liquidiamo le somme ai primi 215 privati e alle prime 77 attività economiche, produttive, sociali e di culto che hanno visto definirsi positivamente la loro rendicontazione – commenta il commissario Brugnaro – Ringrazio la squadra di 30 persone che, anche in queste settimane di emergenza Coronavirus, continua a lavorare senza sosta per dare risposte ai cittadini e sveltire le procedure. Ricordo che, per la prima volta in Italia, con l’ultima ordinanza approvata diamo la possibilità ai danneggiati di essere risarciti a stralci, non appena forniscono ricevute e scontrini per almeno il 30% del totale delle spese ammesse a rimborso. Invito quindi tutti a rendicontare il prima possibile i danni subiti, i soldi ci sono e verranno stanziati subito. Nelle prossime settimane proseguiremo, infatti, con le liquidazioni”.

I risarciti

Nella decreto viene allegato l’elenco dei risarciti: in totale saranno liquidati 854.142,88 euro (317.120,48 euro per i privati e 537.004,40 euro per le attività sociali di culto, economiche e produttive). “E’ una prima partenza – aggiunge Brugnaro – Voglio ringraziare tutte le persone che hanno collaborato e che credono che in questa città le cose si possono ancora fare”.

L’istruttoria

L’erogazione dei contributi segue una istruttoria precisa, a garanzia dell’imparzialità e della trasparenza dell’attività della struttura commissariale, che viene svolta in modalità completamente telematica attraverso un applicativo realizzato dalla società in house Venis Spa, suddivisa in 5 passaggi:

  • fase pre-istruttoria;
  • fase istruttoria;
  • fase di validazione;
  • fase di approvazione, pubblicità degli atti e liquidazione dei contributi;
  • fase dei controlli (in collaborazione con la Guardia di Finanza).

Il decreto firmato è disponibile sul sito del Commissario delegato all’emergenza per l’acqua alta di novembre 2019.

(Comune di Venezia)

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