Comunicato stampa: il Comune è pronto a revocare la delibera con cui è stato costituito, insieme alla Provincia, l’Ente di Governo del trasporto pubblico

A seguito di numerosi ed infruttuosi tentativi di rendere funzionale ed in grado di affrontare le problematiche del trasporto pubblico locale, il Comune di Padova più volte ha proposto alla Provincia la revisione del meccanismo decisionale all’interno dell’Ente di Governo.
Ora, nell’ipotesi in cui non si arrivi ad un accordo in tal senso con la Provincia di Padova, il Comune intende avviare la procedura per la revoca parziale della delibera del Consiglio comunale n. 31 del 24 marzo 2014, con la quale all’epoca è stato costituito l’Ente di Governo del trasporto pubblico locale per l’ambito territoriale omogeneo della Provincia di Padova ed approvata l’attuale Convenzione.

Una scelta forte ma motivata dalle difficoltà strutturali di funzionamento della Conferenza permanente, l’organo di indirizzo e controllo dell’Ente, composto solo da Comune di Padova e Provincia di Padova.
Tale importante organo può prendere decisioni solo con il consenso di entrambi i suoi componenti. Come dire: o si è entrambi d’accordo o non si decide nulla.
Una situazione anomala anche secondo la giurisprudenza in materia, che provoca da molti anni significative difficoltà nella gestione dell’Ente, particolarmente aggravatasi in questo momento dove più ci sarebbe bisogno di scelte rapide e si ha invece una quasi totale paralisi dell’attività.
Se la Provincia non raccoglierà l’invito a modificare la Convenzione, il Comune di Padova ritiene di dover avviare unilateralmente le procedure per la revoca della delibera in base alla concreta esperienza fatta dal 2014 ad oggi in considerazione della necessità di tutelare il proprio interesse pubblico e a maggior ragione quello dei propri cittadini.

L’obiettivo è la tutela del primario interesse pubblico in gioco per tornare ad essere protagonisti ed efficaci nel proporre i migliori servizi possibili nel Tpl, ritenuto strategico dal Comune di Padova.

Si ricorda infatti che l’Ente di Governo del Trasporto pubblico locale non modifica le competenze amministrative in materia di Tpl, ma soltanto le modalità del loro esercizio. Il Comune di Padova rimane quindi pienamente responsabile del trasporto pubblico locale in ambito urbano e queste competenze sono tanto più importanti ora in un momento in cui è stato appena affidato a Busitalia Veneto spa il contratto di servizio per i prossimi 9 anni, avviato l’iter per la realizzazione di due nuove linee tramviarie, e l’emergenza sanitaria dovuta al Coronavirus impone significativi obblighi per la sicurezza di lavoratori e passeggeri dei servizi di trasporto. Tutte questioni che richiedono decisioni precise e soprattutto rapide.

Va inoltre detto che nessuna iniziativa utile a ricomporre il contenzioso che inopinatamente alcuni Comuni della cintura urbana hanno aperto nei confronti di Busitalia Veneto spa e il Comune di Padova è stata promossa dall’Ente di Governo, che nella sua componente provinciale si è dichiarato incompetente. Come se un contenzioso milionario tra Comuni non fosse elemento già di per sè sufficiente a dimostrare l’incapacità politica dell’Ente a governare queste situazioni. Contenzioso tra l’altro sull’ammontare dei contributi annuali pagati a Busitalia Veneto spa per i servizi aggiuntivi di trasporto urbano del capoluogo che li raggiungono, che torna indietro nel tempo a ben 10 anni fa e che continua ad incrementarsi nel suo ammontare in quanto i servizi rimangono ma nessuno li vuole pagare. Come si fa a pretendere che il Comune di Padova possa sostituirsi nel pagamento di servizi aggiuntivi che riguardano i Comuni della cintura con i soldi dei padovani? Ovviamente deciderà il giudice e siamo fiduciosi che le nostre buone ragioni prevarranno, ma questo dimostra ancora di più la necessità di un cambiamento radicale.

L’iniziativa dell’Amministrazione è quindi volta a migliorare e rendere più efficaci le modalità decisionali del Comune di Padova riguardo al Tpl attraverso una ridefinizione delle regole di gestione oltre che parallelamente a tutelare gli interessi dell’Amministrazione stessa e attraverso di essa di tutti i cittadini padovani che usufruiscono del trasporto pubblico.

(Comune di Padova)

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