CORONAVIRUS. COLDIRETTI VENETO: LA SPECULAZIONE FA CROLLARE IL PREZZO DEI CONIGLI.

Salvagno: “Isolare chi si comporta solo per fare i propri interessi”

6 aprile 2020 – Prezzi delle carni di al ribasso. Gli allevatori costretti a subire riduzioni del tutto ingiustificate del prezzo all’interno Commissione Unica Nazionale (Cun)di Verona che fissa i prezzi ogni venerdì del mese.

“Dobbiamo registrare purtroppo – denuncia Coldiretti Veneto – l’ennesima speculazione ai danni di produttori agricoli e allevatori con l’alibi dell’emergenza sanitaria. Come sta accedendo in molti comparti – spiega Coldiretti – il mancato consumo nel canale della ristorazione ha segnato un forte incremento del consumo domestico con importanti aumenti di vendite nella grande distribuzione organizzata. Il Veneto con 300 allevamenti professionali e circa 8 milioni di capi rappresenta il 40% della produzione è leader nazionale di settore. “Durante l’ultima riunione della Cun alcuni gruppi della trasformazione hanno imposto la riduzione del prezzo dei conigli mai arrivata prima ad ora a certi livelli  – denuncia Coldiretti – soprattutto in prossimità del periodo pasquale dove la domanda del mercato è tradizionalmente più vivace rispetto ad altri momenti. Vedremo anche quel che accadrà alla contrattazione della borsa di Milano che si terrà mercoledi prossimo, ma tutto lascia intendere che la stessa riduzione potrà colpire il valore della carne di coniglio”.

“La filiera del cibo sta facendo con abnegazione, senso civico e con innegabili sacrifici il proprio dovere per garantire che i prodotti di qualità italiana, nel rispetto delle norme di sicurezza,  possano continuare a giungere sulle tavole delle famiglie italiane.E’ triste pero constatare – sostiene Daniele Salvagno presidente di Coldiretti Veneto – come per i comportamenti di pochi soggetti, interessati esclusivamente al proprio tornaconto piuttosto che a quello generale, stiano provocando danni che rischiano di essere irreparabili per il mondo agricolo, tanto da far sospettare che la speculazione rischia di fare vittime quanto il Covid 19”.

E’ il momento di mettere insieme tutte le forze buone del Paese per sostenere il Made in Italy e valorizzare il patrimonio agroalimentare regionale. “Lanciamo quindi un appello – conclude Salvagno – a chi dentro la filiera del cibo sta dimostrando responsabilita e comportamenti corretti affinchè isolino gli speculatori che pensano solo ai propri interessi e non a quelli di tutti”.