Coronavirus, in distribuzione altri 500 kit alimentari destinati alle famiglie in difficoltà

Sono arrivati questa mattina, lunedì 20 aprile, allo scalo fluviale del Tronchetto altri 500 kit alimentari acquistati dal Comune di Venezia che saranno destinati alle famiglie in difficoltà del centro storico. Si tratta della seconda tranche di aiuti, dopo quelli arrivata in terraferma, che saranno distribuiti a Venezia e Murano attraverso la rete di associazioni e volontari, con il supporto della Protezione civile. Alla consegna del carico erano presenti il sindaco Luigi Brugnaro e l’assessore alla Coesione sociale Simone Venturini 

“Venezia è una città che si stringe insieme e continua a tirare fuori il meglio di sè in questo periodo complicato”, ha affermato Venturini. “Attraverso la rete del terzo settore con le parrocchie, gli empori solidali, i volontari e la Protezione civile, ognuno fa la sua parte e chiede di dare una mano per assistere le persone colpite da queste nuove forme di povertà, conseguenza dei blocchi alle attività lavorative causati dal Coronavirus”, ha aggiunto.

Per il supporto logistico e gli spostamenti verso le zone di consegna, l’amministrazione Comunale ha potuto contare sulla collaborazione di un’impresa di trasporti del territorio. “Siamo qua per aiutare Venezia e i cittadini veneziani – ha spiegato Emiliano Ghira, referente dell’azienda – perchè siamo convinti che solo con il supporto di tutti usciremo da questa situazione. Siamo chiamati a dare un aiuto e siamo felici di dare il nostro contributo”.

“Grazie al lavoro di tutti – ha proseguito Venturini – cercheremo di raggiungere in  maniera capillare chi sta vivendo un momento difficile. La distribuzione di kit alimentari si innesta su un’altra iniziativa messa in campo dal Comune, che è la consegna dei buoni spesa del valore di 50 euro l’uno, che sta proseguendo in questi giorni e ha già raggiunto circa 3.300 famiglie. E’ un impegno costante, senza pause, ma che non potrà durare all’infinito: servono infatti anche delle misure concrete da parte dello Stato – conclude – perchè non si perdano posti di lavoro, si dia sostegno alle imprese, riparta l’economia e riparta Venezia”.

(Comune di Venezia)

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