Comunicato stampa: rinviata al 30 giugno la scadenza di pagamento della prima rata per la Tari

La Giunta ha approvato oggi pomeriggio l’ulteriore posticipo al 30 giugno del pagamento per la prima rata della Tari.
Una decisione presa per due ragioni: la prima che la data di scadenza attuale, già frutto di una prima proroga, cade ancora in piena emergenza, la seconda che lo slittamento permette di conoscere e valutare le misure che il prossimo Decreto governativo prenderà a favore di imprese e famiglie, potendo così attuare una azione integrata e sinergica.
 

L’assessore ai tributi, alle attività produttive e al commercio Antonio Bressa spiega: “Oggi la Giunta comunale ha approvato un nuovo differimento della scadenza della prima rata della Tari, che inizialmente era fissata il 16 marzo ed era stata poi spostata al 16 maggio in considerazione dell’emergenza Covid che nel frattempo era intervenuta.
Ora la data del 16 maggio è troppo ravvicinata e questa scadenza è stata nuovamente spostata al 30 giugno, sia per le imprese che per tutti i cittadini del Comune di Padova. Una misura intrapresa per aiutare le persone e le aziende che hanno problemi di liquidità in questa fase.
Abbiamo spostato la scadenza al 30 giugno perché questa data è anche la scadenza per definire le tariffe del 2020, scadenza che era stata prorogata, e quindi quando decideremo per le tariffe dell’anno in corso avremo ricevuto dal Governo, con il prossimo Decreto, anche le indicazioni per come intervenire ad alleviare la situazione di quelle imprese che sarebbero chiamate a pagare una tassa sui rifiuti che di fatto non hanno prodotto a causa della lunga chiusura.

Ci stiamo muovendo infatti per fare in modo che almeno la quota variabile possa essere esentata. Quindi con il differimento che approviamo oggi e che dovrà essere confermato dal prossimo Consiglio Ccmunale dell’11 maggio, – naturalmente non credo ci saranno problemi – abbiamo il tempo necessario per definire i nuovi interventi che andranno ad alleviare la situazione delle imprese in difficoltà per la lunga chiusura e che non è giusto che debbano pagare una tassa su rifiuti che non hanno prodotto

“.

(Comune di Padova)

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