Coronavirus – Brusco (M5S): “A San Bonifacio i conti non tornano nelle Rsa: le famiglie degli assistiti hanno diritto alla chiarezza”
(Arv) Venezia, 16 mag. 2020 – A distanza di pochi giorni, già sembra essere calato il silenzio sulla tragedia dell’epidemia da Covid-19, fuori controllo, nelle Rsa. I numeri che rimangono nelle cronache sono quelli diffusi ormai settimane fa dalla Regione , che sembrano però stridere con la realtà, almeno nel veronese, a cui seguono le dichiarazioni rassicuranti dei responsabili di struttura di aumenti di decessi apparentemente minimi, rispetto all’anno scorso” Così Manuel Busco, consigliere regionale M5S: “Dalla RSA di San Bonifacio, però, continuano a giungermi testimonianze drammatiche, che raccontano tutta un’altra storia. Una prima verifica a fine marzo con test sierologici, con risultati di una minima parte di positivi al Covid-19. Dopo una settimana la prima tornata di tamponi con rovesciamento dei risultati: circa 80 positivi su un centinaio di ospiti. Dati contraddittori, dunque, con anziani sempre riscontrati negativi, ricoverati per crisi respiratoria e verificati positivi solo una volta in ospedale.
Segnalazioni di leggere bronchiti trattate con tachipirina, diventati nel giro di pochi giorni infezioni da Coronavirus. Dopo i ricoveri di urgenza in strutture ospedaliere i racconti parlano di telefonate ai parenti chiedendo informazioni, per assenza di cartelle cliniche,
ma anche di anziani ricoverati disidratati e deperiti. Se partiranno inchieste –conclude Brusco – la giustizia farà il suo corso, ma fin da or sono evidenti precise responsabilità politiche e amministrative, sulle quali è doveroso fare luce immediatamente, mantenendo alta l’attenzione”
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