Cultura – Ciambetti: “Con scomparsa di Darcy Loss Luzzato, esce di scena una delle voci più alte della cultura e del Talian, la lingua dell’Emigrazione veneta in Brasile”

Cultura – Ciambetti: “Con scomparsa di Darcy Loss Luzzato, esce di scena una delle voci più alte della cultura e del Talian, la lingua dell’Emigrazione veneta in Brasile”

(Arv) Venezia 18 mag. 2020 – “La notizia della scomparsa di Darcy Loss Luzzatto ferisce: era uno degli ultimi grandi cultori del ‘Talian e con lui esce di scena, dopo una lunga malattia, una voce autentica e un testimone eccezionale della storia della Serra Gaúcha, dell’area della Colonizzazione veneta del Rio Grande do Sul, un autentico e profondo studioso della cultura e lingua dell’emigrazione veneta”. L’annuncio viene dal presidente del Consiglio regionale del Veneto, Roberto Ciambetti informato dal collega Luciano Sandonà con il quale aveva mantenuto solidi rapporti con la Comunità veneta riograndese. “Darcy Loss Luzzato era nato a Pinto Bandeira, nel bacino di Bento Gonçalves, 86 anni or sono, e sino ai 17anni aveva studiato a Farroupilha, che fino all’anno della sua nascita si chiamava Nova Vicenza: la sua famiglia, derivata da un nucleo ebraico emigrato nel Medioevo in Veneto, era originaria del Bellunese, da Caoria, frazione di Canal San Bovo, nella valle trentina di Primiero da dove venivano i nonni – rammenta Ciambetti – E’ stato docente di matematica e fisica e poi appassionato scrittore ed editore dell’Università Federale del Rio Grande do Sul nonché grande studioso del Talian, quella singolare koiné linguistica nata dall’unione dei dialetti degli emigranti del Triveneto e mescolata con il portoghese e con termini dei nativi riongrandensi. A lui dobbiamo testi e racconti sull’emigrazione italiana in Brasile, ma anche volumi sulla gastronomia, sulla storia della cucina degli emigranti e, non da ultimo, gli unici due dizionari di Portoghese-Talian lingua riconosciuta dallo stato Brasiliano e a tutt’oggi parlata nel Rio Grande do Sul, nello Stato di Santa Caterina e nelle aree della emigrazione italiana, lingua di cui egli fu fedele custode, attento studioso e divulgatore soprattutto dopo la scomparsa di padre Rovilio Costa, altra grande figura della cultura veneta in Brasile. Era un uomo fisicamente possente, ma il suo cuore, e la sua passione per le sue origini venete, erano ancor più grandi: ricordo che amava ripetere una frase di fra’ Rovilio Costa, “tute le lengue xè bele, ma la più bela de tutte xè quel ca g’avemo ciuccià nee tette da mama” . Ecco, oggi, Darcy Loss Luzzato ritrovato l’amato nonno assieme a Rovilio Costa e tanti altri amici, vive nel cielo dei Giusti. Ricordandolo con affetto, le mie più sincere condoglianze a suo figlio Antonio, ai suoi nipoti e a tutta la comunità veneta degli stati meridionali del Brasile.”

 

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(Consiglio Veneto)

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