Legambiente Treviso per Sant’Antonino

Legambiente Treviso invita a firmare la Petizione promossa dal Gruppo di quartiere Sant’Antonino Vive !

Il Gruppo di quartiere di Sant’ Antonino Vive! di Treviso da tempo si interessa della qualità della vita nel territorio : la mobilità dolce e la viabilità. Un luogo già sovraccarico di strutture a servizio di utenze sovra comunali come la Cittadella della Salute, la tangenziale , il depuratore, che tuttavia conserva ancora ampie ed essenziali aree verdi.

Come si apprende dai media locali, il progetto relativo alla realizzazione del Terraglio Est (40 anni di discussione!) va avanti spedito, insieme alle due lottizzazioni di Sant’Antonino (casualmente vicinissime allo stesso Terraglio Est).  Nel Piano Interventi di Treviso,  sono altresì previste nuove edificazioni ove attualmente si trova il deposito della Mom.

In un momento storico di enorme incertezza, sofferenza sociale, con le prospettive di una crisi economica senza precedenti per molti trevigiani e per tutti, chiediamo agli amministratori di riconsiderare in modo responsabile  il contenuto delle scelte che ci riguardano.

Questo ultimo tratto del Terraglio Est, da anni discusso come non “necessario” per cui molte alternative si sono presentate, ha senso oggi? Ha senso spendere 20 milioni di euro (se basteranno e che sino a pochissimo tempo fa sembravano irreperibili) quando le amministrazioni regionale e comunale, come tutta la nazione, si trovano travolte da una crisi economica senza precedenti e con priorità enormi con cui confrontarsi?

Ma c‘è una questione fondamentale che una grande parte di economisti, scienziati ed anche imprenditori illuminati,  insieme a moltissima gente comune pone oggi: abbiamo bisogno di un cambio di rotta. Non siamo ambientalisti ingenui, ma fino ad ora si è  attuato un modello di sviluppo che ha mandato interi territori sotto stress. Abbiamo costruito ponti, strade che oggi crollano perché non le manuteniamo, perché non partire da quelli? Abbiamo consumato sconsideratamente  suolo agricolo e aree verdi, un patrimonio limitato ed insostituibile senza preoccuparci del futuro. Quando sospenderemo lo scempio?

A causa dei cambiamenti demografici e di  altri fattori variabili, l’invenduto immobiliare è immenso e può essere efficientato e ristrutturato. Servono davvero le nuove colate di cemento e di asfalto, previste a Sant’Antonino?

La qualità dell’aria di Treviso, poco prima della pandemia, risultava tra le peggiori  d’ Italia per la presenza delle famigerate polveri sottili. Certo vi sono anche altre concause, ma vogliamo ancora intasare di auto i nostri quartieri? “Il Terraglio Est”, incentiverà la costruzione di nuovi fabbricati industriali (magari con pochissimo personale) divorando terreno quando nella stessa zona artigianale vi sono aree dismesse da anni! Mancano invece mezzi pubblici sostenibili e piste ciclo-pedonali sicure, tanto richieste, ma finora solo promesse. Ripensiamo insieme il futuro invece di utilizzare modelli di sviluppo che stanno mostrando tutti i loro limiti.

PENSIAMO ALLE GENERAZIONI FUTURE!

Aderiscono: Fiab Treviso ,  Friday for Future Treviso , Lega Ambiente Treviso , Associazione Prato in Fiera,  Associazione Piazza dei Cambiamenti Climatici, Salvaguardia Ambiente Treviso e Casier-Onlus.

(Legambiente Treviso)

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