Comunicato stampa: controllato dalla Polizia Locale un appartamento dopo varie segnalazioni per sovraffollamento e movimenti sospetti

Poco dopo le ore 7:00 del 5 giugno operatori del Nucleo controlli condominiali della Polizia Locale, unitamente a personale dell’ufficio prevenzione e protezione del Comune di Padova, hanno proceduto al controllo di un appartamento abitato da cittadini extra UE nei pressi di via Montà.
L’intervento si è reso necessario, in tempo di emergenza Covid tuttora vigente, a seguito di numerose segnalazioni per sovraffollamento e “movimenti sospetti” pervenute al Comando della Polizia Locale.

Nel corso dell’accertamento sono stati identificati 5 stranieri originari del Pakistan; l’immobile è risultato idoneo sotto il profilo igienico sanitario, ma le persone presenti eccedevano il numero massimo consentito in relazione alle dimensioni dell’appartamento. Si è inoltre constatato che uno dei presenti era rientrato dal suo Paese di origine il giorno precedente. Del fatto è stata data immediata comunicazione all’Ufficio di igiene pubblica per le verifiche di competenza relative all’osservanza del periodo di 14 giorni di isolamento fiduciario.

A carico del titolare del contratto di locazione, cittadino pakistano di anni 40, sono state accertate le seguenti violazioni amministrative:

  • art. 7 D.Lgs n. 286/1998 – Testo Unico sull’immigrazione – (euro 320 x 4), per aver omesso di comunicare all’Autorità di Pubblica Sicurezza l’ospitalità in atto nei confronti dei 4 cittadini stranieri;
  • Legge Regionale n. 11/2013 artt. 33 e 49 comma 4 lettera A (euro 2.000), per aver esercitato l’attività di “bed and breakfast” in assenza della prevista autorizzazione;
  • Regolamento di Polizia Urbana art. 7/8° comma (euro 100), per non aver rispettato i parametri relativi alla capienza massima dell’alloggio (nell’appartamento si trovavano 5 persone a fronte di un numero massimo consentito di 3).

“E’ importante non sottovalutare il fenomeno del sovraffollamento di persone all’interno delle abitazioni, fenomeno ancora presente in alcune zone della nostra città” – dichiara il comandante Lorenzo Fontolan – l’emergenza epidemiologica ancora in atto ingenera nei cittadini una particolare sensibilità in ordine a questo fenomeno. Tutti siamo portati comprensibilmente a pensare che la presenza incontrollata di molte persone in spazi angusti potrebbe favorire, oggi più che in passato, la diffusione e la proliferazione di malattie infettive. Per questo motivo confermiamo la nostra disponibilità ad intervenire tempestivamente ogni qualvolta ne ricorrano i presupposti“.   

(Comune di Padova)

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