INCENERITORE DI FUSINA: LETTERA APERTA DI LEGAMBIENTE A ZAIA E BOTTACIN

 

INCENERITORE DI FUSINA: LETTERA APERTA DI LEGAMBIENTE A ZAIA E BOTTACIN
QUALE PIANO PER I RIFIUTI IN VENETO: COSTRUIAMO UN FUTURO RIFIUTI FREE

Gentile Presidente, Gentile Assessore

A pochi giorni dall’approvazione in commissione VIA regionale del progetto di Ecoprogetto Venezia srl di realizzazione di una centrale termoelettrica a Fusina alimentata da CSS (Combustibile Solido Secondario derivante dai rifiuti), legno e fanghi di depurazione desideriamo porre alla vostra attenzione con urgenza alcune riflessioni.

Il sistema Veneto, ormai collaudato, consente alla nostra Regione di attestarsi prima nella classifica nazionale per numero di Comuni ricicloni e rifiuti free (<75 kg/ab.*anno). Un fatto che colloca il Veneto al vertice dell’eccellenza nella gestione dei rifiuti in Italia. Se da un lato il sistema della raccolta differenziata fa la sua parte, dall’altro non possiamo nascondere che quello dell’impiantistica del recupero mostra segni di sofferenza, con le frazioni merceologiche di carta e plastiche miste che faticano a trovare una collocazione remunerativa sul mercato, già da qualche tempo peraltro, a causa dello stop dei mercati esteri come Cina e Sudest Asiatico.

In questa sintetica fotografia del sistema si innesta la necessità di pianificare e promuovere l’economia circolare che rappresenta una straordinaria occasione di investimento e di sviluppo per l’economia Veneta, per compiere l’auspicata rivoluzione nell’ottimizzazione dell’uso di risorse naturali e nella gestione dei rifiuti, rottamando l’utilizzo della discarica e della combustione dei rifiuti a fini energetici.

Essendo questo il contesto in cui si sono concentrati gli sforzi di cittadini, amministrazioni locali, consigli di bacino, enti gestori oltre che della Regione stessa, con ottimi risultati, ci spiazzano le scelte di Ecoprogetto-Veritas a Fusina e le voci che vedrebbero a breve una rimodernizzazione delle linee di incenerimento di Hera-AcegasApsAmga a Padova con la costruzione di una quarta linea. Idee che sembrano porre l’incenerimento come elemento centrale della strategia industriale nella gestione dei rifiuti, esponendoci ad un concreto rischio di depotenziamento dell’impegno sul fronte della riduzione del rifiuto secco residuo, cioè quella parte di rifiuto che non può essere riciclata. Una vanificazione degli sforzi fatti fino ad oggi, che di fatto farebbe rallentare lo sviluppo della nostra regione in direzione di un’economia circolare.

Non risulta chiaro come queste ipotesi si inseriscano negli obiettivi regionali e quali siano le strategie in campo per un adeguamento della programmazione regionale del Piano Rifiuti che sembra a questo punto ineludibile. Per questo siamo a chiedervi la sospensione dell’iter autorizzativo del progetto di Fusina e l’avvio o di un tavolo di confronto sulla visione che la Regione del Veneto ed il sistema della gestione dei rifiuti ritiene di avere per il prossimo decennio, prima di procedere con l’autorizzazione a nuovi progetti.

Un appello affinché interveniate per fare chiarezza avviando anche un dibattito pubblico con gli stakeholder e la società civile che si occupa del tema, in modo che la strategia regionale venga compresa e condivisa.

Distinti Saluti

Luigi Lazzaro – Presidente Legambiente Veneto

(Legambiente Veneto)

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