#IOSTOATEATRO 21

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#IOSTOATEATRO 21

Appuntamento sul canale You Tube con il jazz

COMUNE DI ROVIGO
Ufficio Stampa: Paola Gasperotto
Tel 0425/206102
e-mail: ufficiostampa@comune.rovigo.it

#IOSTOATEATRO 21
Appuntamento sul canale You Tube con il jazz
La rubrica 21 #IOSTOATEATRO presenta il secondo dei tre concerti dedicati a Miles Davis inseriti dal Teatro Sociale di Rovigo e dal Rovigo Jazz Club nella Rassegna “IL JAZZ IN… COMUNE!” 2018/2019 e organizzati con il Dipartimento jazz del Conservatorio Statale di Musica “Francesco Venezze” di Rovigo.
Canale You Tube Teatro Sociale – Comune di Rovigo

Omaggio a Miles Davis: 1959–1969, il decennio rivoluzionario
SABATO 16 MARZO 2019 ore 21

RIDOTTO DEL TEATRO SOCIALE DI ROVIGO

“Miles espressionista: una nuova rivoluzione, la svolta elettrica”
STEFANO PAOLINI & PIER MINGOTTI QUINTET
Antonio Macchia (tromba), Thomas Lasca (chitarra), Gabriele Carbone (tastiere),
Pier Mingotti (basso elettrico), Stefano Paolini (batteria, elettronica)

La serata, guidata dai due docenti del Conservatorio Venezze, il batterista Stefano Paolini e il bassista Pier Mingotti, era dedicata al Miles elettrico, periodo che parte dalla svolta epocale effettuata nel 1969 con gli album “In a Silent Way” e “Bitches Brew” e prosegue sino al 1991, anno della sua scomparsa. Nell’occasione sono stati proposti sia brani tratti da quei due storici dischi che brani più recenti, legati all’ultimo periodo, che ha visto il suo ritorno sulla scena jazzistica nel 1982, dopo un silenzio durato quasi sette anni. Va ricordata al proposito la proficua collaborazione con Marcus Miller, bassista e produttore, artefice del celebre “Tutu” (1986), che fruttò a Davis un Grammy nel 1987.
Protagonisti assieme a Paolini e Mingotti alcuni allievi del dipartimento jazz Antonio Macchia, tromba, Gabriele Carbone, tastiere e Thomas Lasca, chitarra elettrica.
Sono in qualche modo simili i percorsi artistici dei due docenti del Dipartimento Jazz del Venezze che hanno guidato in questa occasione il quintetto. Entrambi provenienti da regolari studi classici, con diplomi conseguiti in strumenti diversi da quelli attuali, ovvero il clarinetto (Paolini) e l’oboe (Mingotti), prima di decidere di passare al jazz. Stefano Paolini, romagnolo, classe 1970, sin dalla fine degli anni ’90 si è distinto per le sue qualità nel panorama jazzistico italiano, collezionando collaborazioni prestigiose con musicisti del calibro di Massimo Morganti, Ray Mantilla, Dee Dee Bridgewater, ed entrando quindi a far parte dei gruppi di Marco Tamburini (prima nel quintetto con Roberto Rossi, Marcello Tonolo e Paolo Ghetti, poi nei Three Lower Colours con Stefano Onorati). Attivo anche in ambito non jazzistico, ha suonato fra gli altri con Lucio Dalla e Grazia Di Michele.
E’ titolare della cattedra di batteria al Conservatorio Venezze.

Pier Mingotti, bolognese, classe 1964, ha alternato collaborazioni con jazzisti come Fabrizio Bosso, Marco Tamburini, Gegè Telesforo, Eumir Deodato e Mike Stern, a frequenti e fruttuose frequentazioni con il pop di qualità, trovandosi ad accompagnare, fra gli altri, Brian Auger, Mario Biondi, Eugenio Finardi e Paolo Conte. Dal 2001 è il bassista ufficiale di Francesco Guccini. E’ titolare della cattedra di basso elettrico al Conservatorio di Rovigo.
 
Riprese video Carlo Alberto Schiesaro

La stagione concertistica “Il jazz in …Comune” 2018 – 2019
è stata sostenuta da ROVIGO BANCA, CENTRO COMMERCIALE LA FATTORIA
ASM SET

Rovigo,  05/06/20
Comunicato n. 450/20

(Comune di Rovigo)

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