Sanità – Zottis e Pigozzo: (PD): “Medici di base, servono tempi certi per le assunzioni nelle zone carenti. La Regione investa risorse proprie, non solo quelle del Fondo nazionale”

Sanità – Zottis e Pigozzo: (PD): “Medici di base, servono tempi certi per le assunzioni nelle zone carenti. La Regione investa risorse proprie, non solo quelle del Fondo nazionale”

(Arv) Venezia 26 giu. 2020 –   “Purtroppo bastano le slide per assumere medici: il problema della copertura delle zone carenti è sempre più urgente e la Regione deve intervenire. I casi della Salute di Livenza e Fossalta di Portogruaro sono gli ultimi in ordine di tempo solo nel Veneziano. Gli annunci non sono sufficienti, bisogna dare tempi certi e investire anche risorse proprie senza limitarci ad aspettare il Fondo nazionale”. A dirlo Francesca Zottis, vice capogruppo del Partito Democratico insieme al collega, e vicepresidente del Consiglio, Bruno Pigozzo, annunciando un’interrogazione sui problemi riguardanti la mancanza di medici di base. “È una criticità che riguarda sempre più utenti e che è destinata ad aggravarsi ulteriormente senza un piano massiccio di assunzioni, visto il crescente numero di pensionamenti, calcolato in 45mila per il periodo 2018-2023 – spiegano i due esponenti Pd – Non è pensabile che i pazienti, soprattutto gli anziani, debbano fare dieci chilometri per andare dal medico come accade a La Salute visto che l’ambulatorio più vicino è quello di San Stino. Discorso analogo per Fossalta di Portogruaro, con il prossimo pensionamento di una dottoressa. Concordiamo con la richiesta del sindaco di ampliare il massimale dei pazienti dei medici ancora presenti sul territorio in modo che i residenti non siano costretti ad andare in un altro Comune, ma è indispensabile almeno un’ulteriore assunzione”. “L’emergenza Covid 19 – aggiungono Zottis e Pigozzo – ha dimostrato quanto sia importante la rete territoriale, è quella che ha permesso al Veneto di reggere meglio rispetto ad altre realtà, evitando un uso improprio dei Pronto soccorso e degli ospedali. Sanità territoriale che Partito Democratico abbiamo difeso nel Piano sociosanitario, nella versione originaria un po’ troppo sbilanciato sul modello Lombardia”.

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(Consiglio Veneto)

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