Festa dei sacerdoti a Bressanone, presenti i vescovi Muser e Tomasi

Il 6 agosto di ogni anno, nel giorno della Trasfigurazione del Signore, l’associazione Foedus Sacerdotale, di cui fanno parte sacerdoti delle Diocesi di Bolzano-Bressanone e di Innsbruck, celebra la propria festa titolare. Stamattina la celebrazione eucaristica nel duomo di Bressanone, presenti i vescovi Ivo Muser e Michele Tomasi.

Il Fœdus Sacerdotale Bauzanense-Brixinense, istituito nel 1553 nel duomo di Bressanone, è una forma di comunità sacerdotale vissuta, con l’obiettivo di promuovere la solidarietà e le relazioni fra i sacerdoti aderenti, suddivisi fra le diocesi di Bolzano-Bressanone e di Innsbruck. L’associazione ha la sua sede in duomo presso l’altare della Trasfigurazione, fatto costruire dagli stessi membri del Fœdus Sacerdotale.

Attualmente il Foedus è guidato dal sacerdote altoatesino Fabian Tirler, che ha promosso l’annuale festa titolare che ricorre il 6 agosto, nel giorno della Trasfigurazione del Signore. Il programma ha visto la celebrazione con il vescovo Ivo Muser nel duomo di Bressanone, alla quale ha preso parte anche il vescovo di Treviso, il bolzanino Michele Tomasi. A seguire nel Seminario maggiore si è svolto il tradizionale incontro informale tra i partecipanti, che quest’anno hanno dialogato con padre Stefano Trevisan, il ladino ordinato sacerdote a fine giugno a Bressanone. Trevisan ha raccontato la sua vocazione e il suo futuro impegno di missionario in Sud Sudan.

In duomo il vescovo Muser ha ricordato che il 6 agosto è una data particolare per la Chiesa locale: il 6 agosto del 1964, infatti, papa Paolo VI firmò la bolla che portò all’istituzione della diocesi di Bolzano-Bressanone, e sempre il 6 agosto, 12 anni fa, papa Benedetto XVI incontrò tutto il clero altoatesino nel duomo di Bressanone.

Quest’anno l’omelia per la festa del Foedus è stata affidata a don Michael Horrer, segretario del vescovo, che si è soffermato tra l’altro sul rapporto speciale della comunità dei sacerdoti con Dio e sul mettersi in ascolto della Parola del Signore. In questo modo il sacerdote potrà essere il suo braccio operativo nella vita di ogni giorno, la sua voce in questo mondo nel quale le persone sono sempre alla ricerca di soddisfare nuovi desideri, lasciandosi spesso sfuggire i veri momenti belli e felici. Il Foedus Sacerdotale, ha concluso Horrer, aiuta il sacerdote ad approfondire la propria identità e accrescere la sua spiritualità, incoraggiando sempre più il clero a servire “in” e “con” Cristo e la sua Chiesa.

(Diocesi di Treviso)

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