INCENDI. COLDIRETTI, MANO PIROMANI IN 60% DEI ROGHI. IN PERICOLO ANCHE GLI ANIMALI. BORTOLAS (DONNEIMPRESA): SOLIDARIETA’ AI COLLEGHI PASTORI E ALLEVATORI

INCENDI. COLDIRETTI, MANO PIROMANI IN 60% DEI ROGHI. IN PERICOLO ANCHE GLI ANIMALI. BORTOLAS (DONNEIMPRESA): SOLIDARIETA’ AI COLLEGHI PASTORI E ALLEVATORI

INCENDI: COLDIRETTI, MANO PIROMANI IN 60% ROGHI

Almeno 15 anni per ricostruire boschi bruciati, in pericolo anche gli animali

BORTOLAS (DONNE IMPRESA): SOLIDARIETA’ AI COLLEGHI PASTORI E ALLEVATORI IMPEGNATI NEI PASCOLI

3 agosto 2020 – Per ripristinare un bosco ci vogliono decenni lo sanno bene i veneti che dopo l’uragano Vaia hanno ancora sotto gli occhi la devastazione del patrimonio forestale regionale. Ma il sentimento di impotenza è ancora più grande se la distruzione avviene per incuria o mano umana come rileva Coldiretti facendo riferimento al 60% degli incendi di origine dolosa. I danni all’economia all’ambiente al turismo al lavoro sono incalcolabili oltre alla perdita di macchia mediterranea, ettari di foreste, parchi naturali e fauna tipica degli habitat dall’Abruzzo alla Sardegna dalla Puglia alla Sicilia. Un richiamo all’educazione e al rispetto del valore ambientale è doveroso – dice Chiara Bortolas vice presidente nazionale di Donne Impresa pensando ai pastori e alle colleghe imprenditrici agricole che in queste regioni sono anche allevatrici e quindi con pecore e vacche al pascolo ai limiti delle zone interessate dal fuoco.

Nel cuore dell’Italia dove la transumanza è pratica ormai riconosciuta dall’Unesco per la valenza del benessere animale e delle prassi agronomiche ecosostenibili – spiega Chiara Bortolas – la nostra solidarietà è legata all’impegno di tanti agricoltori che, con la loro presenza, preservano territorio e paesaggio come custodi di una bellezza rurale continuamente minacciata

Una situazione angosciante che da nord a sud si è costretta ad affrontare perché – evidenzia la Coldiretti –manca l’opera di prevenzione, sorveglianza e soprattutto la valorizzazione della presenza verde quale elemento inestimabile la biodiversità e per la stabilità idrogeologica del territorio Nelle foreste bruciate – sottolinea Coldiretti – saranno impedite anche tutte le attività umane tradizionali del bosco come la raccolta della legna, dei tartufi e dei piccoli frutti, ma anche quelle di natura hobbistica come i funghi che coinvolgono decine di migliaia di appassionati.

Il caldo africano e la siccità aiutano i piromani in un 2020 che – sottolinea la Coldiretti – si classifica come il secondo semestre più torrido dal 1800 con temperature superiori di 1,1 gradi rispetto alla media per un paese come l’Italia dove più di 1/3 della superficie nazionale è coperta da boschi per un totale di 10,9 milioni di ettari. E se da una parte – continua la Coldiretti – la pioggia è utile per abbassare il rischio di diffusione dei roghi, dall’altra è però necessario che cada in maniera costante e non troppo intensa, mentre i forti temporali, soprattutto con precipitazioni violente, provocano danni alla tenuta dei suoli con frane e smottamenti come con l’ultima ondata di maltempo che ha colpito il settentrione.

 

(Coldiretti Vicenza)

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