“Siamo amati per amare”: 1.300 cresimati pellegrini a Roma con il Vescovo fino al 26 aprile

“Soffierà, soffierà il vento forte della vita. Soffierà sulle vele e le gonfierà di te”: è il canto che ha accompagnato oggi pomeriggio, 24 aprile, nel santuario del Divino Amore, a Roma, l’inizio della preghiera al pellegrinaggio diocesano dei 1300 cresimati con il Vescovo Michele.

“Il vento e il fuoco che abbiamo vissuto il giorno della Cresima hanno acceso qualcosa in noi. Io sono contento di essere qui ora”: così il vescovo Michele ai ragazzi e ragazze presenti.

Ventidue pullman sono partiti questa mattina presto dallo stadio del rugby di Monigo, carichi di 1.300 ragazzi e ragazze e dei loro catechisti accompagnatori, insieme a religiosi, religiose, a una quarantina di sacerdoti, e al vescovo Michele Tomasi. Destinazione Roma, per il pellegrinaggio diocesano dei cresimati, che mercoledì 26 parteciperanno all’udienza con papa Francesco. “Al soffio dello Spirito” lo slogan che accompagna l’esperienza, a richiamare il dono dello Spirito Santo ricevuto nella Cresima.

Dopo alcuni anni di “pausa forzata” per la pandemia, è stata dunque riproposta l’esperienza di tre giorni a Roma per i cresimati di terza media. E’ stata una risposta entusiasta e sorprendente nei numeri: i ragazzi e le ragazze provengono da una quarantina di parrocchie e Collaborazioni pastorali della diocesi e hanno come “base” il santuario del Divino Amore. Ad accompagnarli anche il vescovo Michele che, nella prima tappa del pellegrinaggio, ha offerto la sua catechesi per una vita vissuta “al soffio dello Spirito”. “Siamo qui mossi da un motivo, da un’amicizia che lo Spirito ha fatto soffiare – ha detto loro il Vescovo -. Voi avete permesso allo Spirito di venire a trovarvi e di diventare testimoni. Voi siete disposti a vivere pienamente quello che il cuore desidera, non a vivacchiare. Siamo una forza, siamo persone amate da Dio e siamo belli e speciali per una vocazione, per un compito: siamo amati per amare. E se ameremo, il mondo sarà più bello come a Pentecoste. In questi giorni guardiamo le opere meravigliose di Dio per noi, nella storia e nel mondo”.

I giovanissimi saranno accompagnati in questo loro cammino da una “santa compagnia”, quella di numerosi testimoni della fede che, grazie allo Spirito, hanno saputo portare gioia e vita: si va dall’apostolo Paolo a San Filippo Neri, da Santa Caterina da Siena al venerabile cardinale vietnamita Van Thuan, da santa Cecilia a don Andrea Santoro.

Non mancherà un significativo tratto a piedi fino alla basilica di San Pietro, dove tutti i partecipanti rinnoveranno le promesse del battesimo, e dove martedì 25, nel pomeriggio, sarà celebrata la Messa presieduta dal Vescovo, fino all’incontro col Papa, mercoledì mattina, nell’udienza settimanale. I trevigiani saranno sicuramente riconoscibili in piazza San Pietro perché vestiranno tutti la maglia arancione, caratteristica dei loro pellegrinaggi: una macchia di colore e di vita.

                                                                                     

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(Diocesi di Treviso)

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