Si preannuncia una buona stagione per il melone di Verona. Le temperature al di sotto della media che hanno caratterizzato i mesi di aprile e di maggio hanno fatto ritardare di qualche giorno la raccolta soprattutto in pieno campo, ma ora il frutto tipico dell’estate è pronto per invadere i mercati a km zero e i banchi della grande distribuzione.
“La produzione di meloni quest’anno è di buona qualità – afferma Giorgio Girardi, responsabile del settore ortofrutticolo di Coldiretti Verona – e il caldo che finalmente è arrivato non potrà che favorirne il consumo. La distribuzione di prodotto dal Sud Italia è terminata e d’ora in avanti non si temono più accavallamenti sul mercato.”. “Anche quest’anno – continua Girardi – i nostri coltivatori hanno garantito una qualità ottima che speriamo venga premiata da una giusta remunerazione sui mercati interni ed esteri”.
L’80 % della produzione regionale viene coltivata nel veronese: 790 ettari su un totale di 1.020 ettari, suddivisi tra coltura protetta, vale a dire sotto serra (620 ettari) e in pieno campo (400 ettari).
Secondo il Report annuale di Veneto Agricoltura nella nostra regione l’anno scorso si è registrato un calo medio della superficie coltivata a melone del 13,6%, con il picco del – 20,0 % per la produzione in pieno campo e del -9,0% per le produzioni protette. A Verona, dove si coltiva per lo più sotto serra, la decrescita si è limitata a un – 7,7%.
Ciò nonostante, l’anno scorso la produzione regionale è aumentata del 16,2 % grazie alle rese positive, conseguenza di condizioni meteo favorevoli e durature con un autunno caldo che ha allungato il periodo di produzione e di consumo. La quantità di prodotto dello scorso anno è stimata intorno a 30.900 tonnellate, +0,4% rispetto al 2021. Per quanto riguarda i prezzi alla produzione, il prezzo medio annuo registrato alla Borsa Merci di Verona è stato di 0,49 euro/kg (+5%).
Al momento il mercato della grande distribuzione sembra promettere bene ma è ancora presto per tirare le somme vista l’estrema variabilità degli indici, a partire dalle condizioni meteo.
Nel fine settimana, intanto, al Mercato Coperto di Campagna Amica in Galleria Filippini a Verona sono stati premiati i coltivatori che si sono distinti per la qualità del loro prodotto. Suddivisi nelle categorie “Talento”, “Retato” e “Liscio”, i campioni di melone (una ventina in tutto) sono stati giudicati da una commissione d’eccezione: gli alunni delle classi prime della Scuola di formazione professionale Don Calabria di Bovolone che, guidati dal docente di Cultura del Territorio Alessandro Tannoia, nella giornata di venerdì 26 maggio hanno fornito una valutazione sensoriale approfondita delle caratteristiche organolettiche di tutti i frutti in gara.
La cerimonia di premiazione si è svolta nella mattinata di domenica 28 maggio alla presenza dei Consiglieri Stefano Valdegamberi per la Regione e Carla Padovani per la Provincia che hanno sottolineato l’importanza di occasioni come questa in cui le eccellenze del territorio vengono promosse e valorizzate.
Ecco la classifica dei vincitori: per la varietà Liscio l’azienda Riccardo Bonfante di Gazzo Veronese si è aggiudicata tutti i livelli di premio; per la categoria Retato sono risultati vincitrici le aziende Carlini Giorgio di Povegliano (primo posto), Andreoli Damiano di Vigasio (secondo posto) e Giuliari Nicola di Isola della Scala (terzo posto); per la categoria Talento hanno ricevuto il riconoscimento le aziende Biondani Ivano di Zevio (primo posto), Migliorini Luigi e Orietta di San Martino Buon Albergo (secondo posto) e Baietta Marco di Castel d’Azzano (terzo posto).
“Occasioni come queste – sottolinea Franca Castellani, presidente del Consorzio Veronatura che gestisce i mercati di Campagna Amica-Coldiretti Verona, intervenuta alla premiazione – sono fondamentali per promuovere un prodotto come il melone che dà lustro alle nostre aziende e alla nostra provincia”. “I cittadini consumatori che sempre più numerosi visitano i nostri Mercati – conclude Castellani – ci dimostrano ogni giorno quanto sia importante consumare locale e stagionale, anche in virtù di una qualità di prodotti davvero eccezionale, come nel caso del Melone di Verona”.
