Comunicato stampa: registrazione all’anagrafe di bambini di coppie omogenitoriali, le dichiarazioni del sindaco Sergio Giordani e dell’assessora Francesca Benciolini dopo la decisione della Procura di dichiararle illegittime

In relazione alla notizia della decisione odierna della Procura di Padova di dichiarare illegittima la registrazione all’anagrafe di un atto di nascita con due mamme, il sindaco di Padova Sergio Giordani dichiara: “Sono sereno e convinto delle scelte fatte. Dal 2017 trascrivo gli atti di nascita delle bambine e dei bambini figli di due mamme. È un atto di responsabilità verso questi piccoli perché non accetto il pensiero che ci siano bambini discriminati fin da subito e appena nascono nei loro fondamentali diritti. Lo abbiamo sempre tempestivamente comunicato alla Procura di Padova dopo ogni atto senza avere mai controdeduzioni. Ci sono momenti nei quali un Sindaco è da solo con la sua coscienza e la costituzione e deve decidere nell’interesse primario di chi ha davanti, per me e ritengo per la Costituzione l’interesse di questi piccoli era quello da mettere al centro. C’è un vuoto legislativo gravissimo rispetto al quale il Parlamento dovrebbe legiferare ma fino ad ora non lo ha fatto, lo hanno chiesto a gran voce molto colleghi Sindaci anche di parti politiche diverse. Quello che dico alle forze politiche è di mettere da parte la battaglia ideologica e pensare solo ai bambini”.

L’assessora ai servizi demografici Francesca Benciolini, sottolinea: “Sapevamo che nel momento in cui la procura chiedeva gli atti questa sarebbe stata una possibilità. In realtà non quella che avremmo voluto, perchè potrebbe portare alla richiesta di retifica degli atti di nascita già formati, anche per bambini e bambine già grandi. Continuiamo ad auspicare che questo passaggio faccia comprendere l’improrogabile necessità di legiferare nella direzione della protezione dei e delle minori e dei loro diritti. Sappiamo che si tratta, infatti, di diritti.molto concreti e di responsabilità che queste mamme si assumono quotidianamente per il bene di questi piccoli. Perchè cancellare famiglie che ci sono? È un danno per tutta la nostra comunità”.

(Comune di Padova)

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