Benedetta Tobagi vince il Premio Campiello con ‘La Resistenza delle donne’

(dall’inviato Paolo Martini)

Benedetta Tobagi con “La Resistenza delle donne” (Einaudi) ha vinto il Premio Campiello, giunto alla 61esima edizione. Il libro ridà voce e volto a una “metà della Storia partigiana” a lungo silenziata, a partire dalle fotografie raccolte in decine di archivi. “Ho voluto scrivere un inedito album di famiglia della Repubblica, in cui sono rimesse al loro posto le pagine strappate, o sminuite: le pagine che vedono protagoniste le donne”, ha commentato Tobagi, ridendo e piangendo insieme per la commozione.

“Durante la scrittura di questo libro sono stata travolta come un fiume dalle storie di queste donne formidabili, che mi hanno portato a spalla e scagliato fino a qui. Sono storie di donne straordinarie che hanno combattuto – ha detto Tobagi – Voglio dedicare il premio a queste donne che non si sono girate dall’altra parte e a tutte le persone che oggi non si girano dall’altra parte e che accolgono anche chi viene in cerca di un futuro, che cercano di contrastare la ferocia e la diseguaglianza che ci sono. E ancora lo voglio dedicare a tutte le donne che resistono ovunque nel mondo, nei contesti pubblici e privati, politici e di lavoro, e che cercano di far sentire la loro voce e quella delle altre”.

La vincitrice ha ricevuto 90 voti sui 288 giunti dalla Giuria Popolare composta da trecento lettori anonimi. Enrico Carraro, presidente della Fondazione Il Campiello e di Confindustria Veneto, ha consegnato a Benedetta Tobagi l’ambita “vera da pozzo” in argento. Al secondo posto si è classificata Silvia Ballestra con “La Sibilla. Vita di Joyce Lussu” (Laterza) con 80 voti; terza Marta Cai con “Centomilioni” (Einaudi) con 57 voti; quarto Tommaso Pincio con “Diario di un’estate marziana” (Giulio Perrone Editore) con 46 voti; quinto Filippo Tuena con “In cerca di Pan” (Nottetempo) con 13 voti. Due le schede bianche.

La cerimonia di premiazione si è tenuta questa sera al Gran Teatro La Fenice di Venezia ed è stata trasmessa in diretta televisiva su Rai 5 e in streaming dalla piattaforma di Rai Play, con la conduzione di Francesca Fialdini coadiuvata da Lodo Guenzi, leader del gruppo “Lo Stato sociale”.

Durante la serata sono stati premiati i vincitori degli altri riconoscimenti: l’Opera Prima a Emiliano Morreale per “L’ultima innocenza” (Sellerio) e il Premio Fondazione Il Campiello, riconoscimento alla carriera attribuito alla scritrice Edith Bruck, che ha ricevuto una standing ovation. Sono stati premiati, inoltre, Nicola Cinquetti e Davide Rigiani, vincitori delle due categorie in gara nella seconda edizione del Campiello Junior. Il Campiello Giovani, giunto alla 28/a edizione, è stato assegnato a Elisabetta Fontana, 21 anni di Como, che si è aggiudicata il premio con il racconto “Sotto la pelle”.

E’ stato attribuito anche la prima edizione del Campiello Natura – Premio Venice Gardens Foundation a Raffaella Romagnolo per il libro “Il cedro del Libano” (Aboca Edizioni).

La Menzione speciale del Premio Campiello 2023 è andato al libro “Come d’aria” (Elliot) di Ada d’Adamo, morta all’età di 55 anni il 1 aprile scorso, due giorni dopo essere entrata nella dozzina dello Strega, che poi ha vinto nello scorso luglio. La targa è stata ritirata dall’editrice Loretta Santini a nome della famiglia della scrittrice scomparsa. Durante la cerimonia è stata ricordata Michela Murgia, recentemente scomparsa, che con il romanzo “Accabadora” (Einaudi) aveva vinto nel 2010 il Premio Campiello.

La cinquina dei finalisti era stata selezionata dalla Giuria dei Letterati presieduta da Walter Veltroni e composta da Pierluigi Battista, Federico Bertoni, Daniela Brogi, Silvia Calandrelli, Edoardo Camurri, Chiara Fenoglio, Daria Galateria, Lorenzo Tomasin, Roberto Vecchioni, Emanuele Zinato.

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