L’assessore Besio alla presentazione dell’opera e del progetto “Linea interrotta” contro la violenza sulle vittime vulnerabili

Nel pomeriggio di oggi, nella Caserma “A. Albanese” di Venezia, l’assessore alle Politiche educative, Laura Besio, ha preso parte alla presentazione dell’opera “Linea interrotta”, realizzata dall’artista Michele Tombolini, e del progetto dal forte valore sociale ad essa collegato. 

La questura di Venezia, in collaborazione con Biennale Educational, ha infatti ideato un progetto rivolto agli istituti scolastici della città di Venezia al fine di sensibilizzare i giovani rispetto al bullismo, al cyberbullismo e alla violenza nei confronti di tutte le vittime vulnerabili, in particolar modo delle donne.

Alla presentazione hanno partecipato, tra gli altri, il questore di Venezia, Gaetano Bonaccorso, il presidente della Biennale di Venezia, Roberto Cicutto, oltre a numerose autorità civili e militari. 

“Come Amministrazione saremo sempre pronti ad appoggiare, incoraggiare e agevolare qualsiasi tipo di iniziativa di sensibilizzazione, soprattutto quando questa parte dalle scuole”, ha detto l’assessore Besio nel suo intervento di saluto a nome della Città. “Questo lo dico perché crediamo fortemente che l’ambiente scolastico sia quella fase di vita dove, dopo la famiglia, il bambino impara ad avere a che fare con quelle dinamiche relazionali, con quei confronti, quegli ostacoli e disappunti che fanno parte della condizione umana della vita. La scuola è un interlocutore privilegiato perché è sempre a diretto contatto con i ragazzi, li osserva quotidianamente. Questo vuol dire che da un lato può andare a intercettare, ad ascoltare, a captare tutte quelle avvisaglie che sono piccoli campanelli d’allarme. Dall’altro lato può insegnare una cultura del rispetto, che è la strada maestra per fare fronte a qualsiasi tipo di violenza, che sia femminicidio, bullismo o altro. Iniziative di questo tipo – ha concluso – dove l’arte esce dai musei per entrare in diretto contatto con le persone, e la questura esce dalla caserma per andare a parlare nelle aule scolastiche con i ragazzi, sono da incoraggiare e lodare”. 

(Comune di Venezia)

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