Venezia, il teatro più antico della città profuma di nuovo

(dall’inviato Paolo Martini)

Il teatro più antico di Venezia profuma di nuovo. Dopo essere rimasto chiuso per 7 mesi, dallo scorso febbraio, per un ampio piano di manutenzioni straordinarie, il Teatro Carlo Goldoni riapre per festeggiare alla grande i 400 anni dalla fondazione. E lo fa con una settimana di festeggiamenti: a partire da lunedì 25 settembre spettacoli teatrali, danza, laboratori per i più piccoli e visite guidate porteranno il pubblico a riscoprire gli spazi rinnovati con un programma ricco di appuntamenti che terminerà sabato 30 settembre con un grande evento dal titolo “Effetto Venezia”.

Il teatro è stato finalmente restituito al pubblico in un rinnovato splendore. Gli interventi realizzati dall’Amministrazione Comunale hanno interessato la sostituzione delle poltrone della platea con una versione rivisitata della precedente seduta, caratterizzata da un design moderno, da materiali più resistenti, da un facile sistema di montaggio e da una struttura più comoda e confortevole.

Sono stati completati inoltre una serie di interventi necessari ai fini dell’ottenimento del certificato di prevenzione incendi, tra cui l’adeguamento degli impianti elettrici, lavorazioni di restauro e manutenzione dei beni immobili e opere di impianti di bonifica e protezione ambientale per un investimento complessivo di 1.750.000 euro stanziato dal Comune di Venezia. La sala, inoltre, è stata dotata di un nuovo impianto audio, ad integrazione di quello esistente, che sarà posizionato e mimetizzato completamente con le strutture del teatro in linea con gli standard internazionali.

In occasione della riapertura del Teatro Goldoni e in concomitanza con i festeggiamenti per i suoi 400 anni, il Teatro Stabile del Veneto – Teatro Nazionale assieme al Comune di Venezia hanno organizzato numerose iniziative. Il culmine sarà la serata del 30 settembre, curata da Fabrizio Arcuri, che inaugurerà in anteprima la nuova stagione veneziana con ospiti d’eccezione quali Giuseppe Battiston, Sonia Bergamasco, Roberto Citran, Isabella Ferrari, Lorenzo Letizia, Filippo Nigro, Claudio Santamaria e Teho Teardo per rievocare, tra parole e musica, artisti ed episodi che hanno attraversato i 400 anni del Teatro Goldoni.

Ma non solo Venezia e non solo teatro: lo spirito di festa contagerà anche la terraferma con due appuntamenti per bambini all’interno del Museo M9 a Mestre, mentre al Fondaco dei Tedeschi si terrà la presentazione del nuovo romanzo di Matteo Strukul dedicato al grande commediografo e al teatro che ne porta il nome.

“Il sindaco Brugnaro e tutta l’Amministrazione comunale crede nel teatro e continua ad investire risorse per finanziare non solo le attività ma anche l luoghi in cui esse si realizzano. – ha dichiarato Giorgia Pea consigliera comunale delegata a ‘Città di Venezia, cultura: attività teatrali e cinema’ – Un ricco cartellone di appuntamenti per festeggiare la riapertura del Teatro Goldoni che, dopo essere rimasto chiuso per 7 mesi dallo scorso febbraio per un ampio piano di manutenzioni straordinarie, sarà finalmente restituito al pubblico in un rinnovato splendore. Gli interventi realizzati dall’Amministrazione Comunale hanno interessato la sostituzione delle poltrone della platea con una versione rivisitata della precedente seduta, caratterizzata da un design moderno, da materiali più resistenti, da un facile sistema di montaggio e da una struttura più comoda e confortevole. Sono stati completati inoltre una serie di interventi necessari ai fini dell’ottenimento del Certificato di Prevenzione Incendi, tra cui l’adeguamento degli impianti elettrici, lavorazioni di restauro e manutenzione dei beni immobili e opere di impianti di bonifica e protezione ambientale per un investimento complessivo di 1.750.000 euro stanziato dal Comune di Venezia. La sala, inoltre, è stata dotata di un nuovo impianto audio d’avanguardia ad integrazione di quello esistente, che sarà posizionato e mimetizzato completamente con le strutture del teatro in linea con gli standard internazionali e per consentire la fruizione degli spettacoli ad una platea sempre più ampia”.

“Incomincia il quinto secolo di questo Teatro e abbiamo voluto celebrarlo con un ampio programma, che terminerà a febbraio 2024, che ha interessato palcoscenici e piazze di tutto il Veneto. Questo progetto per i 400 anni del Teatro Goldoni rappresenta uno degli interventi più importanti tra quelli fatti dal CdA in carica – ha commentato Giampiero Beltotto, presidente del Teatro Stabile del Veneto -. Avevamo promesso che avremmo rinnovato la platea affinché il pubblico che entra in sala potesse sentirsi comodo come a casa, perché il Goldoni è la cosa della Città, un punto di riferimento per il mondo del teatro veneto, ma che ambisce ad esserlo anche per quello nazionale e internazionale. La riapertura del teatro e la sua restituzione al pubblico è un grande evento civile. E di questo ringrazio il sindaco, con tutta la Giunta e il Consiglio del Comune di Venezia”.

“Effetto Venezia” è il titolo dello spettacolo del 30 settembre prodotto dal Teatro Stabile del Veneto per celebrare il ritorno del pubblico in sala: una sequenza di quadri ripercorre i 400 anni del Teatro Goldoni attraverso opere e personalità che hanno contribuito a renderlo celebre. A fare da trait d’union la conduzione di Federica Fresco e Lorenzo Maragoni.

Si parte con Carlo Goldoni che sarà il protagonista di due riscritture: “Coffe shop” di Vitaliano Trevisan, tratto da “La bottega del caffè” con l’interpretazione di Giuseppe Battiston e Roberto Citran, che sarà anche occasione per ricordare l’importante scrittore e drammaturgo veneto recentemente scomparso, e una rivisitazione ad opera di un grande drammaturgo inglese contemporaneo quale Martin Crimp, che riscrive “La Pamela” a partire dallo stesso romanzo che ispirò anche Goldoni, e qui interpretata da Isabella Ferrari e Filippo Nigro. “La Pamela” fu messa in scena proprio da Eleonora Duse ed è a lei che è dedicato il secondo omaggio. Una grande attrice che frequentò il Goldoni e sarà Sonia Bergamasco a ricordarla. Da qualche anno sulle tracce di Eleonora Duse la Bergamasco sta conducendo un percorso di scrittura e di raccolta di documentazione che è diventato un libro, un documentario e ora una pièce teatrale.

Infine Claudio Santamaria renderà omaggio a Giorgio Gaber, che del Teatro Goldoni fu il direttore per una ventina d’anni nel secolo scorso. La serata sarà inoltre impreziosita da una colonna sonora realizzata da Teho Teardo che accompagnerà il pubblico in un viaggio attraverso i secoli a partire da Le quattro stagioni di Vivaldi per arrivare ai giorni nostri.

La serata è a cura di Fabrizio Arcuri regista che da anni lavora sulle riscritture teatrali e ha per primo portato Martin Crimp in Italia con due lavori negli anni 2000 e con Vitaliano Trevisan ha immaginato la riscrittura de La bottega del caffè realizzata per “Ritratto di una Nazione” andata in scena al Teatro Argentina di Roma nel 2016.

Lunedì 25 settembre il cartellone dedicato alla riapertura presenta Smanie! La Villeggiatura, un progetto site-specific di Archipelagos Teatro che andrà in scena fino a venerdì, tutte le sere alle 19.00 coinvolgendo il foyer principale e quello del primo piano del teatro: due case per raccontare le Smanie per la villeggiatura di Carlo Goldoni, quella di Leonardo e quella di Filippo, nelle quali il pubblico potrà entrare scegliendo da quale prospettiva seguire lo sviluppo della trama. Due saranno infatti le location e due le azioni in contemporanea. I 9 attori impegnati nei ruoli scritti da Goldoni salteranno letteralmente da una location all’altra entrando in “casa” al momento opportuno.

La giornata del 27 settembre sarà dedicata alle visite guidate tra gli spazi del Teatro che il TSV è impegnato a rendere sempre più accessibile al pubblico aprendo le visite anche alle persone cieche e sorde grazie alla traduzione simultanea in Lis.

L’intero programma è pensato con l’invito a riscoprire gli spazi rinnovati del Teatro, dai foyer alla storica sala, fino alla facciata che, la sera del 29 settembre, si trasformerà in un palcoscenico d’eccezione per uno spettacolo di danza verticale: LoveBar a cura della compagnia Il Posto e di Marco Castelli Small Ensemble e ispirato a La bottega del caffè di Carlo Goldoni. L’intera commedia goldoniana verrà trasformata in una vera e propria partitura fisica, dove le parole delle battute dei diversi personaggi diventano delle azioni danzate, andando così a svelare e mostrare le dinamiche più interne e principali di uno dei testi più famosi del commediografo veneziano mostrato sotto un punto di vista inedito.

Fitti, infine, sono gli appuntamenti di sabato 30 settembre coinvolgendo diverse location: la giornata si aprirà la mattina al Goldoni con i laboratori di teatro per bambini e ragazzi con la compagnia Febo Teatro, mentre a Mestre il Museo M9 ospiterà il laboratorio teatrale Il girotondo degli animali con Susi Danesin e Isabella Moro e lo spettacolo I musicanti di Brema della compagnia Barabao Teatro, inseriti anche nell’ambito della rassegna per i più piccoli “Sottocasa. Il teatro nelle città” finanziata dal Comune di Venezia in collaborazione con Arteven Circuito teatrale regionale del Veneto.

Prima dell’evento “Effetto Venezia” che segnerà infine il ritorno in sala del pubblico, il penultimo appuntamento del cartellone si terrà sabato 30 settembre, alle ore 17.30, al Fondaco dei Tedeschi la presentazione del libro di Matteo Strukul “Carlo Goldoni e la maledizione di Ircana” (Newton Compton), il nuovo romanzo firmato dallo scrittore padovano e commissionato dal Teatro Stabile del Veneto per celebrare insieme 400 anni del Teatro e il più grande commediografo della storia.

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