Green ma non “greenissimo”

Bene la posizione di Treviso ma il rapporto è chiaro: c’è ancora parecchio da fare!

Il circolo Legambiente Treviso sul report “Ecosistema Urbano 2023”

A seguito della pubblicazione del report di Legambiente “Ecosistema Urbano 2023” il circolo di Treviso ha pubblicato un commento puntuale per offrire ai cittadini e alle cittadine trevigiani alcuni strumenti per analizzarlo. Di seguito si riporta il testo integrale dell’intervento:

“Il circolo Legambiente Treviso è felice di vedere la sua città in una buona posizione all’interno del nuovo rapporto Ecosistema Urbano 2023 appena pubblicato da Legambiente, che raccoglie i dati comunicati dagli uffici del Comune di Treviso alla Legambiente nazionale, in base agli indicatori spiegati nel rapporto e nel sito dedicato https://ecosistemi.legambiente.it/il-progetto/

Tuttavia, ci preme sottolineare come il rapporto sia concepito e pensato come uno strumento da impiegare per capire in quali aree si possa migliorare, in quali ci sia da investire più risorse o in quali creare politiche ad hoc per interventi puntuali. E così riteniamo che debba essere usato: più che come una medaglia da appendere al petto, come guida per realizzare con urgenza la città del futuro.

Il risultato dei principali indici analizzati è infatti generalmente lo stesso dell’anno scorso, come si può consultare sul sito del Sole24Ore. I “nuovi” valori, rimanendo simili a quelli dell’anno precedente, in 6 casi su 9 hanno fatto perdere alla città di Treviso alcune posizioni nelle relative classifiche: nello specifico per quanto riguarda verde totale, isole pedonali, PM10, biossido di azoto, piste ciclabili e raccolta differenziata

Quest’anno, rispetto ai precedenti, non è stato richiesto ai Comuni il dato sull’efficienza della DEPURAZIONE DELL’ACQUA, in cui la città nel 2022 si era posizionata 103esima, in coda alla classifica: di conseguenza Treviso quest’anno ha guadagnato alcuni punti in classifica.

C’è inoltre da considerare che il buon risultato complessivo è sicuramente merito dall’alto peso attribuito dal rapporto alla percentuale di RACCOLTA DIFFERENZIATA dei rifiuti, dato in cui come ben sappiamo la città eccelle da almeno un decennio grazie alla buona gestione e all’efficienza di Contarina. 

Difatti, lo stesso rapporto mette Treviso tra le città con una QUALITÀ DELL’ARIA giudicata “scarsa”, categoria in cui perdiamo posizioni in merito alle medie di PM10 e di biossido di azoto rispetto all’anno precedente, e in cui risultiamo 81esimi per i valori di PM2,5, significativo dato new entry di questa edizione. In generale è da ricordare che il rapporto considera solo i valori medi annuali di questi indici e non il numero di giorni di sforamento del limite imposto per legge: l’inserimento di questo parametro porterebbe Treviso a risultati ben peggiori. Migliorano, tuttavia, i valori di ozono. 

Nell’USO EFFICIENTE DEL SUOLO, altro tema molto caro al nostro circolo, passiamo dalla 21esima posizione del 2022 alla 40esima posizione, una caduta in classifica grande quasi quanto l’area cementificata dal Comune nel precedente anno solare con poli logistici e nuovi superflui supermercati (in proposito consigliamo di leggere il dossier su www.trameurbane.it).

Perdiamo una posizione anche nei metri equivalenti di CICLABILE, dove il dato resta più o meno stabile rispetto allo scorso anno. Al riguardo, come circolo ci preme evidenziare che, come sottolineato anche dal rapporto a pagina 117, l’indice considerato e creato dall’ufficio tecnico di Legambiente “non ha la pretesa di valutare il livello qualitativo della rete, ma cerca di mettere insieme quelle informazioni, oggettive e misurabili, che tutte le pubbliche amministrazioni sono in grado di fornire”. Il rapporto non riconosce quindi la qualità delle piste ciclabili della città che, come circolo, sappiamo invece essere critica in molte zone, in attesa del PUMS.

A tal proposito, ogni ultimo venerdì del mese partecipiamo anche noi alla Critical Mass, una manifestazione (di scala nazionale e internazionale) pacifica, non violenta e dinamica che parte in bici da Piazzetta Indipendenza attorno alle 19.00 per sensibilizzare sulla necessità di spazi sicuri per la mobilità dolce in città e sostenuta da molteplici associazioni del territorio.

Questo nostro intervento sul report Ecosistema Urbano arriva anche a seguito delle molte richieste, delle segnalazioni, dei messaggi e delle email arrivate tra lunedì e martedì da diversi cittadini di Treviso per chiedere spiegazioni in merito al rapporto. La percezione di moltissime persone infatti è che, tra traffico e smog, un sempre crescente numero di aerei che impattano a livello acustico e che destano preoccupazione in termini di sicurezza (considerato anche l’ultimo incidente mortale della freccia tricolore a causa di un uccello, specie molto presente anche lungo il fiume Sile dove insiste l’aeroporto Canova), tra la costruzione di moltissimi nuovi edifici soprattutto supermercati, tra una crescente impermeabilizzazione del suolo, una qualità dell’acqua scadente, una rete di ciclabili poco sicura e quartieri non collegati, un trasporto pubblico non soddisfacente, molti alberi piantati ma lasciati morire, verde pubblico non gestito adeguatamente, la città non sia poi così “green”, se non ci fosse un’ottima raccolta differenziata.

Le criticità della città restano evidenti e come circolo Legambiente Treviso saremo sempre disponibili ad instaurare un dialogo con le amministrazioni attuali e future per provare a portare Treviso ad essere vero esempio di sostenibilità in tutte e sei le aree tematiche considerate nel rapporto, coinvolgendo anche i molti comuni limitrofi.

In conclusione, la classifica, frutto di indicatori da approfondire accuratamente, in generale non deve essere strumentalizzata per una campagna di propaganda politica ma deve piuttosto necessariamente essere uno stimolo a fare sempre meglio! Siamo prima di tutto cittadini e cittadine che dedicano volontariamente tempo ed energie perché credono nel bene comune, nella possibilità di avere una città più sana, di un maggior rispetto della costituzione, della legalità; vorremmo una città più giusta, equa, e certo, anche green, ma per davvero. Proprio per questo abbiamo voluto offrire la presente chiave di lettura del report, perché i risultati che come cittadini vogliamo e pretendiamo di raggiungere non si ottengono con gli slogan ma con il lavoro di approfondimento e con l’adozione di uno sguardo complesso sulla realtà. Non ce ne viene nulla nel dettagliare il risultato, semplicemente riteniamo necessario aiutare i nostri concittadini e (perché no) i nostri amministratori a leggere il report per indirizzarci assieme sulla strada giusta verso un futuro migliore, per il bene della collettività”.

Confronto tra posizione 2023 – 2021

2023

2022

2021

Indicatori

Per ciascuno di questi 19 indicatori ogni città ottiene un punteggio normalizzato variabile da 0 a 100. Il punteggio finale è successivamente assegnato definendo un peso per ciascun indicatore che oscilla tra 3 e 15 punti, per un totale di 100. La mobilità rappresenta il 25% complessivo dell’indice, seguita da aria (23%) e rifiuti (20%), ambiente urbano (15%), acqua (12%) ed energia (5%).

L’indice relativo ai metri equivalenti di percorsi ciclabili non ha la pretesa di valutare il livello qualitativo della rete, ma cerca di mettere insieme quelle informazioni, oggettive e misurabili, che tutte le pubbliche amministrazioni sono in grado di fornire.

(Legambiente Treviso)

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