Premio Giovanni Paolo I: la consegna alla vincitrice da parte del cardinale Parolin

Domenica 15 ottobre anche la parrocchia di Spineda ha vissuto, come un vero evento paesano, la breve cerimonia che è seguita alla grande celebrazione presso il Santuario delle Cendrole, a conclusione della “Peregrinatio corporis” di san Pio X. Infatti, il cardinale Pietro Parolin ha sostato brevemente nel locale oratorio, festosamente accolto dai bimbi delle scuole, dalla banda musicale, dai volontari dell’oratorio.
Accompagnato dal vescovo Michele Tomasi e da alcuni professori dell’Istituto superiore di Scienze religiose di Treviso, ha preso posto nella sala dell’oratorio per una breve cerimonia, durante la quale ha consegnato a Barbara Federica De Vidi il premio che la Fondazione Vaticana Giovanni Paolo I ha istituito per le tesi di licenza discusse presso l’Issr “Giovanni Paolo I” e dedicate alla figura del Beato. Il 18 novembre 2022 Barbara ha, infatti, discusso una tesi dal titolo “Spunti biblici e teologici nel magistero episcopale di Albino Luciani. Una chiave interpretativa dei temi ricorrenti del suo magistero”.
Il cardinale ha ricordato come nel 2021 la Fondazione da lui presieduta abbia voluto “per questo istituto, proprio per il suo speciale legame con il territorio di Luciani, un premio destinato a studi meritevoli dedicati alla figura o alle opere o al magistero di Giovanni Paolo I”.
Ha, quindi, ricordato come “nella ricerca condotta per la causa di canonizzazione è più volte emersa la passione e la preoccupazione che Luciani aveva per la formazione del laicato. Fin dagli anni in un cui era giovane prete a Belluno… mentre nasceva la nuova Italia repubblicana, la Chiesa bellunese avvertì l’urgenza di formare le coscienze, soprattutto nella futura classe dirigente”. Anche da vescovo di Vittorio Veneto sostenne la scuola sociale nel mondo del lavoro e altre iniziative, per coinvolgere clero e fedeli nello studio della Bibbia e nell’ecumenismo. Dopo il Concilio ormai “i temi della teologia non potevano più essere appannaggio del clero e dei religiosi”. Ora esistono sul territorio veneto diversi e qualificati istituti di formazione teologica. E il cardinale ha soggiunto: “Da veneto quale sono, mi ha fatto piacere sapere della vitalità di questo Istituto Superiore di Scienze Religiose, nato dalle convergenti forze delle tre diocesi di Treviso, Vittorio Veneto e Belluno-Feltre. Ancora più piacere mi fa sapere che l’istituto sia intitolato a Giovanni Paolo I, ora beato, perché non ho mai fatto mistero della mia devozione verso la sua figura”.
Nel consegnare a Barbara il premio, il card. Parolin, infine, ha auspicato che possano esserci “altri studenti di questo Istituto che seguiranno questa strada di ricerca”. (D.F.)

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(Diocesi di Treviso)

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