Centro Antiviolenza di Venezia: due nuove case rifugio per le donne vittime di violenza. I dati del primo semestre 2023

Due case rifugio attive sul territorio comunale per accogliere in emergenza le donne vittime di violenza, la terza sarà operativa entro fine novembre e una quarta aprirà i battenti nel 2024. È questa la risposta del Comune di Venezia alla piaga della violenza di genere, impegnato in questa battaglia da quando, nel 1994, è stato attivato il Centro Antiviolenza di Villa Franchin, a Mestre, che, grazie al lavoro delle operatrici, fa fronte alle numerose richieste di aiuto da parte di donne in difficoltà. Un vero e proprio presidio per le donne del territorio, nonché primo Centro Antiviolenza pubblico in Italia.

Il Cav opera anche attraverso 2 sportelli, che si trovano al Lido e a Venezia, attraverso i quali viene fornito alle vittime anche supporto psicologico individuale e di gruppo, oltre alla disponibilità di punti informativi e di orientamento giuridico-legale.

I dati del primo semestre 2023, rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente, certificano un leggero incremento delle richieste di aiuto: un numero riconducibile all’emersione del sommerso, più che all’aumento dei casi di violenza, è l’analisi delle operatrici del Cav. 

Per quanto riguarda le attivazioni delle operatrici del Centro H24 dal Pronto Soccorso di Mestre e Venezia si è passati dai 41 del primo semestre 2022 ai 59 casi nello stesso periodo del 2023. Sono 84 le donne che si sono rivolte per la prima volta al Cav e agli Sportelli per il progetto di uscita dalla violenza, erano state 63 nei primi sei mesi del 2022. 

Leggero incremento anche per il numero di donne, spesso con figli minori, accolte nelle Case Rifugio del Comune di Venezia: 14 nel primo semestre 2022, 16 nello stesso periodo di quest’anno. Sono 20 le donne che negli ultimi mesi del 2023 hanno intrapreso percorsi di inserimento o reinserimento lavorativo. In totale sono 243 le donne inserite nel progetto di protezione e uscita dalla violenza di cui 143 nuovi accessi nel 2022. 

Nel 2022 gli accessi al Cav attraverso la rete dei servizi di assistenza sono così distribuiti: 79 attivazioni in reperibilità telefonica H24 dagli Ospedali di Mestre e Venezia; 20 segnalazioni/ospitalità in urgenza da PrIS (dispositivo del Servizio “Pronto intervento sociale, inclusione, mediazione). 

Accoglienza, azioni di rete con i Servizi del territorio, sensibilizzazione della cittadinanza grazie al mese “Novembre Donna” promosso dalla presidenza del Consiglio comunale, ma anche attività rivolte alle scuole del territorio. Nel 2022 sono state coinvolte le scuole secondarie di secondo grado (classi 3^, 4^, 5^) per un totale di 32 classi di 8 istituti diversi con incontri, laboratori di teatro e altre iniziative. La rete della Città metropolitana di Venezia gestisce una piattaforma on-line che raccoglie tutte le proposte formative rivolte agli Istituti Scolastici del territorio provinciale. 

“La prevenzione insieme alla sensibilizzazione e alla formazione, restano i pilastri per sradicare o quantomeno arginare la piaga della violenza sulle donne”, dichiara la presidente del Consiglio, Ermelinda Damiano. “È in questa direzione che va, da anni, anche l’impegno dell’Amministrazione Comunale con il Centro Antiviolenza attraverso le campagne di sensibilizzazione del Novembre Donna, del Marzo Donna e delle varie attività di supporto alle donne. L’aumento dei casi di violenza ci obbliga sicuramente a non abbassare la guardia, ma l’aumento delle richieste di aiuto nel nostro territorio, ci spinge a pensare che le donne abbiano meno paura e più fiducia e consapevolezza nell’affidarsi ai percorsi di uscita dalla violenza e ai servizi che proponiamo”. 

“Dobbiamo parlare ai nostri giovani – spiega Damiano – educarli ai valori del rispetto, dell’uguaglianza e dell’affettività. Dobbiamo insegnare loro a gestire le proprie emozioni, ad accettare le delusioni, a rialzarsi dopo le cadute, a parlare quando si sentono fragili, soli o in difficoltà. La violenza non è un fatto privato, riguarda tutta la comunità, e ogni donna deve sentirsi libera di essere, sognare e realizzare ciò che desidera. La speranza è che un giorno non ci sia più la necessità di celebrare il 25 novembre, fino ad allora tutta la società deve dare il proprio contributo affinché si ponga fine alla violenza di genere”, conclude la presidente del Consiglio comunale ricordando la data in cui ricorre la Giornata Internazionale per l’Eliminazione della Violenza sulle Donne ufficializzata dalle Nazioni Unite nel 1999.

“L’Amministrazione comunale negli ultimi anni ha investito molto nel potenziare i servizi di assistenza alle donne vittime di violenza, aprendo due nuovi sportelli a Venezia e al Lido in epoca Covid e lavorando in particolare sulla prevenzione”, aggiunge l’assessore alla Coesione sociale, Simone Venturini. “E’ stato inoltre prodotto del materiale informativo anche in lingue diverse per far conoscere i servizi offerti dal Centro Antiviolenza anche alle donne che vivono nella nostra città che non parlano bene italiano. E’ un lavoro importante che l’Amministrazione, attraverso l’assessorato alle Politiche sociali, garantisce alla cittadinanza”.

A livello nazionale è attivo il numero verde 1522, un servizio pubblico promosso dalla Presidenza del Consiglio dei ministri-Dipartimento per le pari opportunità, allo scopo di contrastare la violenza di genere. Gratuito, attivo h24, il call center risponde a richieste di aiuto e sostegno delle vittime di violenza e stalking.

(Comune di Venezia)

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