Cinque nuove telecamere per il contrasto all’abbandono di rifiuti al Lido di Venezia

Prosegue l’azione di contrasto all’abbandono di rifiuti messo in atto dalla Polizia locale di Venezia che amplia il proprio raggio d’azione giungendo fino al Lido. Il Comando, infatti, rende noto che nei prossimi giorni, al Lido, saranno attivate 5 nuove telecamere volte a contrastare l’abbandono di rifiuti. Saranno collocate in prossimità di isole ecologiche già presenti e impropriamente utilizzate da alcuni cittadini come delle discariche.

I costi per il posizionamento delle telecamere sono stati interamente coperti da un bando di finanziamento della Regione Veneto pari a € 30.000. Lo studio di fattibilità e la nuova tecnologia che è stata adoperata, sono state poste in essere da Venis, società partecipata del Comune di Venezia.

Come avviene con quelle installate in Terraferma, anche al Lido le telecamere sono facilmente riposizionabili nei luoghi in cui maggiore è il problema dell’abbandono di rifiuti in quanto non vincolate alla presenza della fibra per la trasmissione dei dati ma solamente all’impianto elettrico.

Le zone sono state individuate sia a seguito di controlli da parte degli operatori della Polizia Ambientale, sia valutando le richieste di intervento e le segnalazioni giunte dai cittadini.

Anche al Lido così come in Terraferma, gli abbandoni riguardano mobilia di vario genere, dai divani ai frigoriferi alle camere da letto oltre a rifiuti provenienti da attività commerciali/artigianali che operano nella zona.

In ossequio alle disposizioni del Garante, le registrazioni sono conservate in cloud per un massimo di 7 giorni al termine dei quali saranno automaticamente sovrascritte.

L’analisi dei fotogrammi sarà effettuata dalla Polizia locale di Venezia che, dopo l’individuazione dell’autore dell’abbandono, provvederà alla successiva redazione dei verbali di violazione.

“Un bando regionale che ci ha offerto l’opportunità di monitorare aree non coperte da fibra ottica, per il contrasto all’abbandono dei rifiuti – commenta Pesce – Grazie al lavoro del Comando della Polizia locale e alla progettualità di Venis, ci siamo aggiudicati il contributo per la sperimentazione. Al termine del semestre di sperimentazione, se è possibile, verrà replicata in altre zone, anche a Venezia Centro Storico. Queste iniziative mirano a dissuadere comportamenti indesiderati, garantire la sicurezza ambientale e promuovere la responsabilità individuale nella gestione dei rifiuti. La videosorveglianza si configura come strumento per promuovere legalità, responsabilità ambientale e tutela degli spazi pubblici”.

(Comune di Venezia)

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