Ponti, riapre Botti Barbarighe. E in aprile tocca a Cavanella Po (ma non solo)

Il 6 dicembre ha riaperto al transito il nuovo ponte di Botti Barbarighe, demolito negli scorsi mese e successivamente ricostruito ex novo. 
Si tratta di un’opera di una cinquantina di metri di lunghezza che collega il territorio comunale di Adria a quello di Pettorazza Grimani, lungo la SP 30 (chilometro 1,65): 470mila euro l’importo dei lavori, finanziati dal MIT (Ministero Infrastrutture e Trasporti) con decreto numero 125 del 5 maggio 2022, la cui consegna è avvenuta il 19 giugno con inizio effettivo il 4 settembre e termine il 4 dicembre, con oltre due mesi di anticipo sulla tabella di marcia. L’intervento, che rientra nell’annualità 2022 del calendario delle opere pubbliche della
 
Provincia di Rovigo, ha visto coinvolti lo studio MBE di Rovigo con l’ingegner Mario Bellesia per la fase progettuale, Idramar di Chioggia (VE) come impresa appaltatrice e Consorzio Contarina Scavi e Trasporti di Taglio di Po come impresa sub-appaltatrice. 
Con il medesimo DM (Decreto Ministeriale) – opera dell’annualità 2021 – è stata finanziata la demolizione e ricostruzione del ponte sull’idrovora di Cavanella Po in territorio comunale di Adria lungo la SP 41 (chilometro 2): 2 milioni l’importo dei lavori, attualmente in corso, affidati alla Granelli Srl di Salsomaggiore Terme (PR), con apertura prevista entro fine aprile 2024. Lo stesso strumento consente di finanziare diversi altri ponti su vari scoli consorziali: otto si trovano nell’area mediopolesana (importo 1.150.000 euro e fine lavori entro aprile 2024), cinque nell’area altopolesana (importo 991.457 euro, con inizio lavori a gennaio e fine tra aprile e maggio 2024) e sette nell’area bassopolesana (importo un milione, con inizio lavori ad aprile e fine a settembre 2024).
“Vi è soddisfazione – rileva il Presidente della Provincia Enrico Ferrarese – per il completamento e la riapertura del ponte di Botti Barbarighe, per i lavori che procedono a Cavanella Po e così per gli altri ponti sui vari scoli consorziali. Si tratta di interventi della massima rilevanza per il territorio e per la comunità polesana per i quali mi sento di ringraziare in particolar modo il nostro ufficio dei Lavori Pubblici della Provincia. Sono mesi di grande impegno per la struttura tecnica, affrontati, pur nelle tante difficoltà, con grandi dedizione e professionalità”. 
 
“Come per le asfaltature – rimarca il consigliere provinciale con delega ai Lavori Pubblici Giovanni Rossi – le Province stanno finalmente ricevendo fondi adeguati per le infrastrutture e la viabilità. Questo vale anche per i nostri ponti che dopo la fase di verifica strutturale stiamo man mano adeguando o addirittura rifacendo. L’ufficio tecnico è stato molto capace nel riuscire ad affidare e a seguire i lavori anche nella delicata fase della modifica del codice dei contratti. Concludo condividendo la considerazione del segretario generale di Upi Veneto Carlo Rapicavoli: stiamo vivendo una situazione paradossale, per le Province sarà più facile costruire ex novo una scuola o un ponte piuttosto che sostituire la valvola di un termosifone. Lo sforzo quindi sarà quello di riuscire a sostituire il personale tecnico che andrà in pensione a breve al fine di garantire la manutenzione ordinaria di scuole, ponti e strade”.

(Provincia di Rovigo)

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