Teatro per le Feste al Toniolo

Il Teatro Toniolo anche quest’anno presenta Teatro per le Feste, tre eventi speciali dedicati alle festività che spaziano dalla danza classica alle arti circensi più innovative.

Il 26 dicembre l’appuntamento è con la tradizione con La Bella Addormentata del Balletto di Mosca – Russian Classical Ballet, capolavoro del balletto classico, in una produzione che è un incredibile set di bellezza e realismo, dai costumi prodotti con dettagli sontuosi e barocchi e un ensemble di solisti e un corpo di ballo guidato da star del balletto russo. 

Il Russian Classical Ballet diretto da Evgeniya Bespalova si propone, già dalla sua fondazione avvenuta nel 2005 nella città di Mosca, di conservare integralmente la tradizione del balletto classico russo. La compagnia è composta da un cast di ballerini diplomati nelle più prestigiose scuole coreografiche: Mosca, San Pietroburgo, Novosibirsk, Perm. Corpo di ballo e solisti, provenienti dalle principali Compagnie russe, danno corpo a questo ensemble, nel quale preparazione accademica ed esperienze internazionali si sposano con l’irriverenza di talenti emergenti nel panorama della danza classica moscovita.

La Bella Addormentata, è un incredibile capolavoro del balletto classico. La dimensione del sogno risveglia la magia delle fiabe, un mondo incantato di castelli, foreste, maledizioni e incantesimi. Solo un bacio dell’amor puro spezzerà il sortilegio. Quest’opera, consacrazione del romanticismo, basato sul racconto di Charles Perrault La Belle au Bois Dormant, integrato nello stile francese del XVIII secolo, è considerato una delle pièce che crea più interesse per il pubblico.
Questa rappresentazione è una grande sfida per i ballerini, specialmente nell’interpretazione del personaggio principale Princess Aurora, che richiede uno stile cristallino elegante e fragile.
Eseguito dalle principali compagnie mondiali, questo capolavoro di Piotr Tchaikovsky è senza dubbio una delle pagine più belle dell’illustre compositore russo. Melodie eterne come “Rosa Adagio” e “Grande Valse Villageoise” rivelano il lirismo dell’autore. La relazione tra la musica di Čajkovskij e la coreografia di Marius Petipa è così perfetta che sarebbe difficile immaginare un’altra lettura della partitura. Pertanto, la musica e la coreografia in simbiosi geniale hanno reso questa pièce l’Opera più emblematica della danza classica.
Questa produzione presenta un incredibile set di bellezza e realismo, costumi prodotti con dettagli sontuosi e barocchi, un ensemble di solisti e un corpo di ballo guidato da star del balletto russo.

Per chiudere in bellezza l’anno e salutare il 2024 sul palco del teatro mestrino arriva il Gran Galà du Cirque con lo spettacolo Multiversal: due serate dedicate alle più estreme, eleganti e affascianti performance circensi. Il 31 dicembre e il 1 gennaio la scena sarà tutta per un sorprendente show di teatro-circo con un cast scelto tra i migliori performer contemporanei, a metà tra la suspence del circo classico e il fascino della coreografia, tra intensa poesia e grande comicità.

Nella nuova edizione completamente rinnovata, dal titolo Multiversal, il pluripremiato quartetto di mimi ucraini Dekru ci accompagna in un multiverso composto da mondi in continua espansione: simulando col solo virtuosismo fisico la presenza di visori tecnologici e l’utilizzo dei social network, questi artisti evocano in scena alcuni tra i più creativi interpreti circensi al mondo che, ad ogni numero, proiettano il pubblico in atmosfere, colori, emozioni differenti. Come avviene nei sogni e nella fruizione di contenuti virtuali, si passa da una situazione all’altra, tenute assieme dalla meraviglia: alla delicatezza di un equilibrista che danza col telo che lo avvolge si affianca l’esilarante disavventura automobilistica di un clown stralunato; quasi fosse un reel che ci viene proposto da un algoritmo senziente, ecco apparire un giocoliere che con evoluzioni ritmate lancia e riprende i suoi oggetti, forme geometriche che sembrano prender vita; veniamo poi proiettati in un buffo set cinematografico animato dalla complicità degli spettatori, assistiamo alla storia (o alla story) d’amore tra una coppia d’artisti tenuti in sospensione per i capelli e perfino per i denti, rimaniamo conquistati dalla conturbante eleganza di una performer con gli hula hoop, per rimanere poi incantati da una danzatrice aerea che si muove leggiadra all’interno di una spirale ipnotica. Il filo conduttore tipico del nouveau cirque si rifrange, come in un caleidoscopio, nel susseguirsi di narrazioni diverse che restituiscono le mille sfaccettature dell’esistenza ed esplorano gli infiniti spazi fuori e dentro l’essere umano.

INFO > www.culturavenezia.it/toniolo

(Comune di Venezia)

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