Giovedì 1 febbraio inizia il ciclo di conferenze “Crisi climatica globale e custodia dell’ambiente e della vita umana”

Il Centro di Studi teologici “Germano Pattaro”, la Fondazione Marcianum, il Gruppo sposi “Aquila e Priscilla” della Parrocchia di Carpenedo e il Vicariato di Mestre organizzano il ciclo di conferenze “Crisi climatica globale e custodia dell’ambiente e della vita umana”. L’iniziativa, che è inserita nel palinsesto de “Le Città in Festa”, approfondirà questi temi alla luce della “Laudate Deum”, esortazione apostolica di papa Francesco. 

L’approccio che verrà proposto è quello di una lettura “laica” delle problematiche scientifiche, economiche e politiche che contraddistinguono l’attuale crisi, nella convinzione che sia necessario mantenere uno sguardo oggettivo e lucido, per evitare tanto i negazionismi quanto i catastrofismi. D’altra parte, nessun cambiamento potrà iniziare se non a partire da una “conversione” culturale e spirituale, che possa ritrovare il giusto ordine di valore delle diverse poste in gioco; una conversione che dovrà riguardare tanto i soggetti collettivi civili e politici quanto le persone e le loro vite.

Tra febbraio e marzo, sono in programma tre incontri che si terranno nella Sala Laurentianum di piazza Ferretto, a Mestre. Giovedì 1 febbraio Fabio Pranovi, docente del Dipartimento di Scienze Ambientali, Informativa e Statistica dell’Università di Ca’ Foscari parlerà de “Lo sguardo della scienza”, discutendone con Lara Lamon, senior scientist esqLAb GmbH. 

Giovedì 22 febbraio Leonardo Becchetti, docente di Economica politica di Tor Vergata, e Roberto Crosta, presidente della Fonazione Marcianum, proporranno “Lo sguardo dell’economia”, dialogando con Fabio Poles, Socio fondatore della Scuola di Economia civile.

Il 7 marzo, invece, il tema è “Lo sguardo della politica”, con Andrea Ferrazzi, presidente dell’Associazione “Persone ecologia reti”, che discuterà con Marco Da Ponte, direttore del Centro Pattaro. 

Tutti gli incontri si tengono alle ore 20.30 e sono a ingresso libero, fino all’esaurimento dei posti disponibili.

(Comune di Venezia)

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