Monastero della Visitazione: festeggiati con il Vescovo i 350 della rivelazione del Sacro Cuore a suor Margherita Maria Alacoque

Nell’ultimo scorcio del 2023 il Monastero delle Suore di Clausura della Visitazione di Treviso ha vissuto momenti di grande intensità spirituale.
A metà ottobre c’è stata la prima professione religiosa di suor Rosa Maria de Guadalupe, e il 27 dicembre la solenne liturgia del giubileo dei 350 anni della Rivelazione del Sacro Cuore di Gesù a suor Margherita Maria Alacoque, poi diventata santa. La rivelazione, in particolare, riguarda la pia pratica dei primi nove venerdì del mese.
Nelle celebri rivelazioni di Paray le Monial, il Signore chiese a S. Margherita che la conoscenza e l’amore del suo cuore si diffondessero nel mondo, come fiamma divina, per riaccendere la carità che languiva nel cuore di molti. Una volta il Signore, mostrandole il cuore e lamentandosi delle ingratitudini degli uomini, le chiese che in riparazione si frequentasse la santa Comunione, specialmente nel primo venerdì di ogni mese.
“E a tutti quelli che, per nove mesi consecutivi, si comunicheranno al primo venerdì d’ogni mese, io prometto la grazia della perseveranza finale: essi non morranno in mia disgrazia, ma riceveranno i Santi Sacramenti (se necessari) e il mio Cuore sarà loro sicuro asilo in quel momento estremo”.
Sarà il suo padre spirituale, il gesuita Claude de la Colombière, a riconoscere in lei il carisma dei Santi e a ordinarle di raccontare le sue esperienze mistiche in quella che diventerà la sua autobiografia, giunta fino a noi. Lei all’inizio resiste, poi per obbedienza acconsente, ma mentre scrive resta convinta di farlo solo per sé, non si rende conto del valore di ciò che sta raccontando in quelle pagine.
Dal 1673 Margherita Maria inizia a ricevere anche le visite di Gesù che le chiede di avere particolare devozione al suo Sacro Cuore, che le appare “raggiante come un sole, con la piaga adorabile, circondato di spine e sormontato da una croce, adagiato sopra un trono di spine”. Dal suo racconto verrà fuori l’iconografia che conosciamo oggi, e dal suo impegno l’istituzione della festa liturgica del Sacro Cuore di Gesù, fissata all’ottavo giorno dopo il Corpus Domini.
La liturgia nel giorno di San Giovanni Evangelista è stata presieduta da monsignor Michele Tomasi, vescovo di Treviso; hanno concelebrato mons. Stefano Chioatto, delegato vescovile per gli Istituti di vita consacrata e società di vita apostolica, don Rodolfo Budini e don Marco Carletto.
La liturgia ha visto la partecipazione di un numeroso gruppo di giovani studenti per la memoria della loro compagna di studi Carlotta De Rossi morta due anni fa in un tragico incidente stradale.
Mons. Tomasi ha aiutato l’assemblea a meditare sul tema della vita vissuta a fianco di Gesù da parte degli apostoli, in particolare San Giovanni, che vide e credette. Ecco, gli apostoli hanno vissuto insieme a Gesù lungo le strade della Galilea e della Giudea, lo hanno toccato, gli hanno parlato. Così, anche Margherita Maria ha messo la sua testa sul cuore di Gesù e ha accettato il passaggio su questa terra, dalla vita verso l’eternità. (Gianfranco Trabuio)

(Diocesi di Treviso)

Please follow and like us