12 febbraio 2024
(Arv) Venezia 12 feb. 2024 – “Lo stato di agitazione annunciato da Fimmg Veneto è la logica conseguenza dell’ostinazione di questa Giunta regionale, impermeabile a ogni allarme e sollecitazione a intervenire in modo adeguato per scongiurare il disfacimento della sanità pubblica sul territorio. Uno scivolamento che denunciamo da anni. La battaglia dei medici di famiglia trova dunque il nostro sostegno: è fondamentale infatti tenere accesi i riflettori sulle questioni cruciali legate alla cura e alla salute dei cittadini”. La presa di posizione è dei consiglieri regionali del Partito Democratico che aggiungono: “Si assiste, da parte di Zaia e dell’assessore Lanzarin, a una costante azione demolitrice di un enorme patrimonio che avevano ereditato. Basti pensare alle medicine di gruppo integrate, che segnano un vero fallimento: l’obiettivo, infatti, del raggiungimento del 75% dell’offerta complessiva è fermo ad appena il 22%. La pandemia non ha insomma insegnato nulla sull’importanza della sanità territoriale. Chi governa il Veneto preferisce raccontare l’eccellenza, sottacendo le dimensioni di una voragine che priva dei diritti di salute milioni di persone. Nel frattempo, questo smantellamento consente una crescita a dismisura del sistema sanitario privato. Una deriva pagata interamente dai cittadini, perfino nella medicina generale. È infatti senza precedenti, nella storia del servizio sanitario regionale, la comparsa del medico di base a pagamento e non gratuito”.
In conclusione, i consiglieri dem ritengono “Doveroso, anche alla luce dello stato di agitazione, convocare una seduta straordinaria del Consiglio regionale. È indispensabile un confronto aperto per cercare in tutti i modi di mettere in campo gli interventi necessari”.