Il cammino sinodale ha fatto tappa a Nove con il vicariato di Bassano-Rosà

Limitarsi ad allargare qualche unità pastorale, magari costituendo un’unica parrocchia, o anticipare i tempi e pensare ad una realtà ecclesiale più ampia? È un po’ questa la domanda che rimane al termine dell’assemblea sinodale che sabato 17 febbraio ha riunito a Nove i rappresentanti delle parrocchie del vicariato di Bassano-Rosà. Un’assemblea partecipatissima, che ha visto occuparsi fino all’ultima sedia del cinema-teatro di Nove.

Alla consueta introduzione di don Flavio Marchesini, coordinatore del percorso sinodale “Camminando si apre il cammino”, è seguito un primo confronto in gruppo, di conoscenza e condivisione delle risorse e delle fatiche delle proprie realtà parrocchiali. Dal confronto, ad emergere è stata soprattuto la consapevolezza che è necessario un maggiore coinvolgimento dei laici a livello pastorale e amministrativo, oltre all’importanza di intessere relazioni e scambi tra le comunità cristiane. Al rientro in assemblea don Flavio ha illustrato le proposte di modifica dei “confini” di parrocchie e unità pastorali, lasciando poi ai gruppi un ulteriore tempo di discussione. Oltre a qualche prevedibile perplessità sollevata rispetto ad alcune proposte di allargamento delle unità pastorali, spunti interessanti sono venuti da chi suggeriva, in sintesi: se dobbiamo ripensare le comunità cristiane su una scala più ampia, tanto vale farlo fino in fondo e, quindi, riflettere se, ad esempio nella città di Bassano, non valga la pena creare un’unica unità pastorale (o parrocchia) cittadina. Ma non è stato solo il tema dei confini ad appassionare i partecipanti all’assemblea. In diversi si sono domandati anche “cosa fare” come comunità cristiane, come annunciare il Vangelo nel territorio che si abita.

«Nell’insieme – commenta don Andrea Guglielmi, vicario di Bassano-Rosà e parroco in solido dell’UP Sinistra Brenta – abbiamo raccolto feedback molto positivi da parte delle persone che hanno partecipato all’assemblea. Il metodo sinodale delle conversazioni spirituali è qualcosa di cui avevamo davvero bisogno e dobbiamo riconoscere che papa Francesco ha avuto una grande intuizione. Dobbiamo imparare anche questo, a comunicare con metodo, se vogliamo affrontare insieme, guidati dallo Spirito, le grandi sfide che ci attendono».

Quella con il vicariato di Bassano-Rosà è stata la prima assemblea che si è svolta dopo una “pausa” per il cammino sinodale che ha visto, finora, incontrarsi i vicariati di Camisano, Castelnovo e Malo, Cologna, San Bonifacio e Montecchia, Fontaniva e Piazzola, Montecchio Maggiore, Vicenza, Sandrigo e Dueville. Questo fine settimana si danno appuntamento Arsiero e Schio (sabato 24 febbraio alle 14.30 nella parrocchia di santissima Trinità di Schio) e Valdagno (domenica 25 febbraio alle 14.30 a Cornedo). Nel mese di marzo le assemblee vicariali si concluderanno con quelle di Marostica e Breganze (il 3 marzo a Madonnetta di sarcedo), Noventa e Riviera Berica (il 10 marzo a Noventa) e Lonigo (il 17 marzo a Lonigo).

Andrea Frison

(Diocesi di Vicenza)

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