L’ufficio per l’evangelizzazione e la catechesi della diocesi di Vicenza ha festeggiato domenica 18 febbraio i 100 anni. L’anniversario, pur ricorrendo il 15 febbraio, è stato posticipato alla prima domenica di quaresima, quando durante la preghiera del vespro viene vissuto il rito di elezione dei catecumeni, giovani ed adulti che chiedono di diventare cristiani. Quest’anno sono venti i nuovi catecumeni, che si stanno preparando a ricevere nella notte di Pasqua i sacramenti di Battesimo, Cresima ed Eucarestia e diventare così a tutti gli effetti membri della comunità cristiana. Precisamente sono diciotto adulti e due adolescenti, e provengono da Italia, Albania, Perù, Guinea Bissau, Pakistan, Camerun, Cuba, Mali. Nel rito di elezione i catecumeni hanno ufficializzato la loro richiesta davanti al vescovo Giuliano che li ha ammessi ed incoraggiati a proseguire il cammino, grazie all’aiuto di catechisti, padrini e madrine, che li porterà a ricevere i sacramenti.
“La presenza di adulti che chiedono di diventare cristiani e di ricevere i sacramenti è motivo di grande gioia per tutta la chiesa, in particolare per quella vicentina”, ha dichiarato mons. Brugnotto. “Tutti i cristiani dovrebbero sentirsi sempre in cammino e aiutarsi reciprocamente con la propria testimonianza di vita, perché la fede cristiana non si riduce a riti e bei propositi, ma diventa vita in ogni persona. L’occasione dei primi 100 anni dell’ufficio catechistico diocesano ci permette di essere grati al Signore che continua a sostenere la missione dell’annuncio del Vangelo, ma anche ai numerosi operatori, in particolare i catechisti, che con il loro impegno a livello parrocchiale, vicariale e diocesano tramandano di generazione in generazione la bellezza della vita cristiana”, ha concluso il Vescovo.
Nell’omelia il vescovo Giuliano ha richiamato il profilo del catechista, definendolo un appassionato dell’annuncio del Vangelo e della vita dei ragazzi che gli sono affidati. Li ha ringraziati per il loro impegno, profuso non soltanto negli incontri ufficiali, ma nella cura continua delle relazioni anche con le famiglie e nella comunità cristiana.
Un ringraziamento particolare è stato rivolto dal Vescovo anche ai catecumeni e si è augurato che il loro entusiasmo possa contagiare altri nelle comunità cristiane dove stanno camminando nella fede.