Questa mattina in piazzetta Palatucci, ove è la sede della Questura, è stata commemorato il sacrificio dell’ultimo Questore di Fiume.
Giovanni Palatucci è morto di stenti nel campo di concentramento di Dachau il 10 febbraio del 1945. Dapprima nella sua veste di Funzionario dell’Ufficio Immigrazione e poi come Questore reggente di Fiume, era riuscito ad impedire l’arresto e la deportazione di numerosi ebrei, favorendone la fuga, fino alla sua cattura avvenuta nel settembre del 1994 ad opera della GESTAPO. Proclamato “Servo di Dio” da Papa Giovanni Paolo II nel 2004, fin dal 12 settembre del 1990 era stato annoverato dallo Yad Vashem Giusto Tra le Nazioni.
Il 15 maggio del 1995 il Presidente della Repubblica gli ha conferito la Medaglia d’Oro al Merito Civile alla memoria con la seguente motivazione “Funzionario di Polizia, reggente la Questura di Fiume, si prodigava in aiuto di migliaia di ebrei e di cittadini perseguitati, riuscendo ad impedirne l’arresto e la deportazione. Fedele all’impegno assunto e pur consapevole dei gravissimi rischi personali continuava, malgrado l’occupazione tedesca e le incalzanti incursioni dei partigiani slavi, la propria opera di dirigente, di patriota e di cristiano, fino all’arresto da parte della Gestapo e alla sua deportazione in un campo di sterminio, dove sacrificava la giovane vita. Dachau – 10 febbraio 1945»
Quest’oggi il Questore Marco Odorisio alla presenza dei Funzionari e di rappresentanze del personale in servizio ed in congedo ha deposto una corona di alloro presso la lapide dedicata a Giovanni Palatucci nell’omonima piazzetta che ospita l’edificio principale della Questura.
Dopo le note del “silenzio” è stato il Cappellano della Polizia di Stato Don Ulisse Zaggia a tratteggiare la figura del Caduto ed il suo sacrifico in una breve orazione. Padova 10 febbraio 2024