L’Atlante delle città, spettacolo per bambini al Teatro del Parco

Martedì 13 febbraio alle ore 16.00 il Teatro del Parco ospita lo spettacolo teatrale dedicato ad un pubblico più giovane L’Atlante delle città di Antonio Panzuto, liberamente ispirato a Le città invisibili di Italo Calvino.

L’Atlante delle città si sviluppa attorno ad una macchina scenica che si apre e si trasforma sotto gli occhi dei bambini diventando aereo ad elica, bicicletta, lanterna magica, atlante di città dove si nascondono storie, personaggi, racconti, immagini, disegni: figure di un film che inizia e si svela lentamente. Appaiono così Le città invisibili, infilate nei cassetti, tra sportelli e nascondigli, città capovolte, immerse nell’acqua, ricamate di carta, ritagliate nel rame, costruite di corda e di spago, appese a fili sottili e trasportate da cigolanti carrucole. Si assiste allo spettacolo seduti sotto una tenda, una tenda del deserto che rende intensa e suggestiva la partecipazione dei bambini che si trovano a viaggiare assieme a Marco Polo, viaggiatore solitario dei nostri giorni, un po’ assente e stralunato, che parla in rima e che “…ignaro delle lingue del Levante non può esprimersi altrimenti che con gesti, salti di meraviglia, con oggetti, che va estraendo dalle sue bisacce… e palese ed oscuro, tutto quello che mostra ha il potere degli emblemi che una volta visti non si possono più dimenticare né confondere…”.

“Lèggere e leggerezza: una parola ricorda l’altra e nel leggere Calvino si ha sempre questa sensazione, di essere sospesi e leggeri come le sue parole. Le sue città invisibili sono dappertutto, nella nostra vita di tutti i giorni: si nascondono tra i fogli sparsi della nostra scrivania, tra le corsie del supermercato, tra le foglie degli alberi; ci seguono ovunque, nelle tasche dei vestiti, nel fazzoletto aggrovigliato nella borsa, nel pacchetto delle sigarette. Calvino gioca con le parole e ci spedisce messaggi interplanetari facendoceli trovare per caso sotto la tazza del caffè. La difficoltà è nel saperli riconoscere. Anch’io ho provato a giocare con le figure di carta, con le mani, con colori e ricordi, ho provato a credere che un motore di lavatrice può far muovere un luna park e che un girarrosto può far girare l’elica di un aereo. Il risultato è un gioco, con le cose e gli oggetti per sollevarsi dal mondo così normalmente quotidiano e ritrovarsi lontani… sulle rotte dell’Oriente.” (Antonio Panzuto)

Ingresso libero fino a esaurimento posti.

INFO > www.culturavenezia.it

(Comune di Venezia)

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