Col volto travisato e armati di pistola minacciano un coetaneo per rubargli il portafoglio: tre giovanissimi intercettati e arrestati dalla Polizia di Stato

Sono stati arrestati dalle Volanti della Polizia di Stato i tre giovani che la settimana scorsa, armati di una pistola giocattolo, si sono resi responsabili di una rapina ai danni di un coetaneo nel parco pubblico di via Nervesa, in Borgo Trento.

Erano circa le dieci di sera quando è arrivata al 113 la chiamata che ha fatto scattare l’allarme: un giovane, con toni concitati, raccontava al poliziotto della Sala Operativa di essere stato appena rapinato del proprio portafoglio e del cellulare nel parco pubblico di via Nervesa: descriveva gli autori come tre ragazzi incappucciati che lo avevano minacciato puntandogli contro una pistola.

Di lì a poco, gli agenti delle Volanti sono riusciti ad intercettare in via Mameli – all’altezza della fermata dell’autobus – tre ragazzi che sembravano corrispondere alla descrizione fornita dalla vittima. Nelle tasche dei giovani fermati, oltre al portafoglio che era stato sottratto al coetaneo, i poliziotti hanno rinvenuto anche i tre passamontagna che, presumibilmente, i malviventi avevano indossato poco prima per travisare i loro volti.

Se in un primo momento non erano riusciti a giustificarne il possesso, dopo qualche minuto uno di loro – italiano di origini ghanesi – ha ammesso di aver puntato lui stesso una pistola giocattolo nei confronti del ragazzo quando, insieme, gli si erano avvicinati col volto travisato minacciandolo. Incalzati dai poliziotti, hanno raccontato loro di essersi liberati dell’arma nei pressi della Banca “Unicredit” poco prima che gli agenti riuscissero ad intercettarli.

Sulla scorta delle indicazioni fornite dal giovane, l’equipaggio di Volante sopraggiunto in ausilio ha poi effettivamente ritrovato – a pochissimi metri dal punto in cui i tre soggetti erano stati fermati – la pistola giocattolo priva del tappo rosso. Gli stessi sono quindi stati subito arrestati e condotti in Questura per ulteriori accertamenti.

Le verifiche effettuate dai poliziotti hanno consentito di appurare che il ragazzo che aveva ammesso di aver puntato la pistola risultava già gravato da un precedente per rapina impropria risalente allo scorso ottobre.

Questa mattina il Giudice, dopo la convalida degli arresti, ha disposto la misura cautelare degli arresti domiciliari nei confronti di due dei ragazzi coinvolti e quella del collocamento in comunità nei confronti del terzo.

Si precisa che la responsabilità penale dell’arrestato sarà accertata solo all’esito del giudizio con sentenza penale irrevocabile.

           

(Questura di Verona)

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