PARITÀ RETRIBUTIVA TRA DONNE E UOMINI. DONAZZAN: “NON BASTA UNA LEGGE, SERVONO AZIONI CONCRETE PER INCIDERE SUI PROCESSI CULTURALI E RIMUOVERE GLI OSTACOLI”

(AVN) – Venezia, 5 marzo 2024

 

“Sul tema della parità retributiva è necessario intervenire con un approccio a tutto tondo, non solo normativo, ma anche culturale e formativo. Troppe leggi, troppe misure di controllo annunciate, invece di agevolare un processo culturale, lo hanno bloccato. Personalmente non credo che con una legge si possa risolvere questo tema annoso. Penso invece, e agisco di conseguenza, che si debba lavorare su processi culturali, rimozione di ostacoli, sostegno alla vita professionale della donna. Ho dato parere favorevole alla Legge 3/22 “Disposizioni per la promozione della parità retributiva tra donne e uomini e il sostegno all’occupazione femminile stabile e di qualità”, proposta dalla collega Camani, nonostante non la creda particolarmente incisiva ed efficace.

Abbiamo dato invece grande spazio all’attività di divulgazione sul territorio a partire dalle scelte strategiche operate ben prima della Legge del 3/22, quando abbiamo scritto, nella nuova programmazione comunitaria, le misure e gli obiettivi da raggiungere proprio sul tema dell’inclusione della donna nella vita attiva professionale, lavorativa, familiare. Basti pensare alla Direttiva “P.A.R.I. – Progetti e Azioni di Rete Innovativi per la parità e l’equilibrio di genere, con cui abbiamo stanziato 9.960.000 euro di risorse del PR FSE+ 2021/27 per la realizzazione di progetti territoriali, in corso di sviluppo tra il 2023 e il 2025, per la parità e l’equilibrio di genere, di contrasto agli stereotipi e alle discriminazioni di genere, allo scopo di migliorare l’occupazione femminile in Veneto. O ancora alla campagna informativa “Equamente al Lavoro – Cambia Prospettiva”, con convegni territoriali e formazione mirata nelle scuole, per un impegno complessivo di 80mila euro. Queste sono misure concrete, il resto sembra solo l’occasione per usare la giornata dell’8 marzo per asserire di essere più bravi e accusare la maggioranza, e in particolare la sottoscritta, di fare poco o nulla”.

Con queste parole l’assessore alle Pari opportunità, Elena Donazzan, replica alla nota del Partito Democratico in Consiglio regionale, sul lavoro delle donne in Veneto. 

 (LAVORO-PARI OPPORTUNITÀ)

(Regione Veneto)

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