VENETO ORTOFRUTTA: COOP CHIEDE UN MATRIMONIO LUNGO E RICCO DI SUCCESSI PER IL RADICCHIO IGP

VENETO ORTOFRUTTA: COOP CHIEDE UN MATRIMONIO LUNGO E RICCO DI SUCCESSI PER IL RADICCHIO IGP

Ieri pomeriggio assemblea partecipata e conferenza ricca di riflessioni per un futuro roseo.

Veneto Ortofrutta chiude il bilancio con numeri importanti per un 2023 che lo ha visto portare il Radicchio Rosso di Treviso Igp su nuovi mercati. Ha avuto luogo ieri l’assemblea della cooperativa che sta diventando un punto di riferimento per il settore ortofrutticolo trevigiano e non solo grazie anche all’adesione all’OP (organizzazione di produttori) Agrinsieme.

A conclusione dell’assemblea, si è svolta una conferenza i cui lavori hanno testimoniato questo processo positivo di veneto Ortofrutta nei mercati italiani grazie alla collaborazione con Coop.

Presente con una relazione fondamentale per il futuro, Alberto Ancarani di Coop Italia che ha lanciato un messaggio eloquente “A noi piacciono i matrimoni lunghi” dopo aver mostrato alla platea le immagini di tutti i corner realizzati per promuovere tanto il Radicchio Rosso di Treviso Igp che quello Variegato di Castelfranco Igp con il marchio d’eccellenza Fior Fiore, dal Veneto alla Toscana. A seguire, i produttori di veneto ortofrutta e gli ospiti presenti hanno potuto ascoltare una analisi dotta e concreta di Roberto Della Casa, docente di Marketing e Gestione dei Prodotti Agroalimentari presso l’Università di Bologna, che ha dimostrato come ci siano ancora spazi di crescita grazie alla “Qualificazione e alla promozione di Veneto ortofrutta come marca d’eccellenza per i consumatori”.

Dopo le due relazioni si è svolto il talk intitolato “Orticoltura trevigiana, oggi e domani” con: Aurelio Pallavicino, Presidente OP Agrinsieme, Sonia Ricci, Presidente UNAPROA, Antonio Maria Ciri, Direttore Generale Consorzio Agrario, Lorenzo Brugnera, Presidente Confcooperative Treviso e Mauro Brognera, Presidente Veneto Ortofrutta.

È emersa tutta l’importanza della cooperazione per andare lontani insieme superando gli individualismi e proponendosi degli obiettivi fondamentali che vengono ben sintetizzati dalle parole d’ordine: aggregazione, sistema, organizzazione e comunicazione.

VENETO ORTOFRUTTA: 52 soci, 41 referenze commercializzate, 15500 quintali di ortofrutta movimentati di cui 12 mila di radicchio.

Fatturato 3.722.000, 44 clienti. FONDAMENTALE: Il 70 % del radicchio commercializzato è Igp.

L’IMPORTANZA DELL’AGGREGAZIONE secondo Aurelio Pallavicino, presidente di OP Agri Insieme, organizzazione di produttori.

L’aggregazione non è importante, è fondamentale perché stando insieme si affrontano meglio le sfide e in un mondo globalizzato non possiamo essere da soli, dobbiamo necessariamente aggregarci perché conviene. Conviene perché l’Unione fa la forza, perché da soli è chiaro che si è più leggeri, più veloci, si decide subito, stare insieme è complesso, complicato. però solo insieme si possono raggiungere grandi risultati e si può andare lontano. Da soli si può suonare una bella serenata; insieme si può dare vita ad un’orchestra sinfonica, tutto un altro mondo. Il radicchio? È qualcosa di eccezionale il problema è che è poco conosciuto. L’aggregazione serve anche a farlo conoscere nei mercati.

AGRINSIEME CHIAVE DI VOLTA secondo Sonia Ricci, direttore di OP Agrinsieme nonché presidente di Unaproa.

Noi abbiamo creduto in questo progetto, ci crediamo da circa due anni. Riteniamo che la nostra missione come OP Agrinsieme sia lo stare insieme e valorizzare le bellezze dell’Italia e le varie vocazioni. La vostra terra è bellissima, è una grande terra dove l’agricoltura ha un ruolo importante anche su parecchi ambiti e il radicchio rappresenta un’eccellenza italiana; noi dobbiamo, oggi più che mai, valorizzare le vocazioni territoriali e le peculiarità dell’Italia e lo dobbiamo fare sempre di più rispetto a un’Europa che” attacca” la nostra vocazione, il nostro Made in Italy. Noi su questo progetto ci abbiamo creduto, siamo venuti per dare una mano, nel nostro excursus abbiamo soci in 9 regioni italiane, siamo una delle OP che ha più soci in più regioni, proprio perché crediamo alle distintività locali.

A NOI PIACCIONO I MATRIMONI LUNGHI Alberto Ancarani, responsabile del reparto Verdure per Coop Italia

Oggi abbiamo discusso degli andamenti, in particolare dei prodotti tipici di questa zona, ovvero del radicchio di Treviso, del Castelfranco a marchio Igp. All’interno del nostro sistema e di come noi abbiamo inteso valorizzarli in tutti questi anni portandoli anche al di fuori della Regione Veneto dove inizialmente i consumi erano concentrati, forti della nostra distribuzione sul territorio e delle cose che siamo in grado di fare nei punti vendita. Se diciamo radicchio oggi noi rispondiamo Fior Fiore, noi rispondiamo eccellenza, noi rispondiamo non solo convenienza ma valorizzazione del territorio attraverso soprattutto il nostro marchio premium che appunto è il marchio Fior Fiore che contraddistingue i nostri prodotti di eccellenza da veicolare in tutta Italia.

L’ORTOFRUTTA OGGI secondo Roberto Della Casa docente di marketing dei prodotti agroalimentari università di Bologna

Viviamo in un momento dove c’è una crisi nei consumi di ortofrutta, in particolare di frutta, un po’ meglio va per i vegetali, però la situazione inflazionistica da una parte, la riduzione del potere d’acquisto dall’altra, ovviamente condizionano molto i consumi. Per fortuna i prodotti a indicazione geografica protetta e a denominazione di origine protetta, come per esempio il radicchio, stanno vivendo ancora un momento di felicità in quanto i consumatori stanno spostando sempre più verso i prodotti tradizionali, verso i prodotti di alta qualità i loro consumi. Quindi da una parte riduzione della spesa ma dall’altro incremento dei prodotti di qualità. Il tema è che la distribuzione moderna, cioè le catene dei supermercati, degli ipermercati, dei discount, oggi sono la stragrande maggioranza dei punti di vendita frequentati dai clienti, quindi sono l’interlocutore di riferimento, ormai valgono l’80% del mercato e per essere affrontati necessitano di organizzazioni, in quanto sono acquirenti di grande dimensione che hanno bisogno di tanta organizzazione e tanta capacità, quindi il messaggio per la produzione locale è: aggregarsi sui prodotti di qualità.

Per sostenere l’esperienza di rilancio che si sta compiendo a Treviso ci sono due strade, la prima è innovazione perché oggi l’agricoltura deve proteggersi da eventi climatici che non sono più di quelli di qualche anno fa; quindi, bisogna fare tante innovazioni sul fronte agricolo; dall’altra parte comunicazione e valorizzazione perché sappiamo che oggi i consumatori sono bombardati di informazioni, non c’è solo la televisione, c’è internet, ci sono tantissime forme di comunicazione, bisogna essere presenti per poter comunicare con efficienza e efficacia.

I VALORI DELLA COOPERAZIONE secondo Lorenzo Brugnera, Presidente ConfCooperative Treviso

In primis, la qualità è quella che vince perché senza qualità con prodotto non buono e anche con la fatica di essere sostenibile non andiamo da nessuna parte. Oggi abbiamo bisogno di questo: sostenibilità da una parte ma assieme a sostenibilità la grande qualità che sappiamo produrre. E poi dobbiamo – noi agricoltori – riuscire a capire che se ci mettiamo assieme possiamo portare il nostro prodotto distante da casa nostra pensando a moltiplicare i volumi, altrimenti non si va da nessuna parte. Perciò per riuscire a fare bene in questi settori ci vogliono delle cooperative, ci vogliono dei consorzi, ci vogliono persone capaci e illuminate. Io credo sia facile comprendere che il nostro mondo vanta bravi produttori, bravi allevatori, ma che ha bisogno di uomini con una marcia in più per poter raccontare e commercializzare nei mercati nazionali e mondiali i nostri prodotti.

L’IMPORTANZA DELLA FILIERA secondo Antonio Maria Ciri, direttore generale Consorzio agrario di Treviso e Belluno

Il Consorzio agrario di Treviso e Belluno è vicino per vocazione alle imprese agricole del territorio e anche nel caso specifico di Veneto Ortofrutta supporta e integra la filiera con l’approvvigionamento di mezzi tecnici e progetti di supporto finanziario. Risulta poi fondamentale nel comparto ortofrutticolo avviare delle progettualità innovative sul versante della ricerca e della comunicazione. Per questo il nostro Consorzio sarà sempre a fianco dei produttori e della cooperazione agricola che ancora una volta dimostra la sua importanza non solo come necessità ma soprattutto come opportunità”.

(Coldiretti Rovigo)

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