COLDIRETTI INCONTRA I CANDIDATI SINDACI DI ROVIGO

COLDIRETTI INCONTRA I CANDIDATI SINDACI DI ROVIGO

Tutti presenti alla chiamata dell’associazione.

Salvan, Coldiretti Rovigo “Abbiamo sottoposto ai candidati quesiti in materia di agricoltura che possono essere di competenza comunale; la gestione del territorio passa anche dalla sicurezza idraulica e consumo del suolo. Il maltempo di questi giorni porti tutti a riflettere”. 

 

Nel pomeriggio di giovedì 16 maggio, tutti i candidati sindaci della Città di Rovigo sono stati incontrati dai soci di Coldiretti nella sala Cittante dell’associazione di categoria. A loro è stato sottoposto un documento con una serie di proposte relative al settore primario su cui riflettere e possibilmente attuare in futuro, durante l’attività amministrativa. I 6 candidati che si presenteranno alle amministrative di giugno per coprire il ruolo di sindaco hanno avuto circa 30 minuti di tempo per presentarsi, per rispondere a quesiti dei soci e infine, all’unanimità, hanno firmato la petizione che sta portando avanti Coldiretti dichiarando di supportarla anche oltre la fase elettorale. L’ordine di arrivo è stato il seguente: Ezio Conchi, Valeria Cittadin, Antonio Rossini, Palmiro Tosini, Edoardo Gaffeo e Federico Frigato.

A fare gli onori di casa il presidente Carlo Salvan coadiuvato dal direttore Silvio Parizzi. “In questa sala ci sono persone che vivono il territorio al quadrato in quanto sono cittadini e anche produttori e imprenditori; per tutti noi terreno è lo strumento del nostro lavoro, ma è allo stesso tempo l’essenza di una azienda agricola e un bene da proteggere anche per il futuro – ha spiegato Salvan -. Affinché tutto possa coesistere, gli agricoltori chiedono di essere considerati protettori della biodiversità e attenti gestori del territorio e del paesaggio in una provincia e un comune storicamente vocati al primario”. Alcune delle proposte contenute nel manifesto sono a costo zero, altre chiedono lo sforzo politico di valutare riduzioni nelle tasse per il settore agricoltura. Un focus particolare è stato fatto sul consumo di suolo, vista anche la battaglia contro il fotovoltaico su terreni agricoli portata avanti da Coldiretti e la gestione dell’acqua, argomenti per i quali si chiede particolare attenzione anche a fronte di quanto sta accadendo in questi giorni nelle vicine province venete. Difendendo le aree agricole si difende la biodiversità, quindi quei prodotti locali apprezzati sempre di più nei farmer’s market come dimostrano i mercati di Campagna Amica e le indagini sui consumi degli italiani. E proprio la promozione e lo sviluppo della multifunzionalità sono il carburante per l’agricoltore del futuro; Coldiretti si mette a disposizione per un piano di marketing territoriale che tenga proprio del coinvolgimento delle aziende agricole per la manutenzione del verde pubblico e stradale, oltre che per le emergenze invernali di prevenzione e pulizie da ghiacciate e nevicate e infine, la che si contempi la possibilità  create o potenziare le condizioni per le altre attività connesse all’agricoltura, quindi oltre alla vendita diretta, anche l’agriturismo, le fattorie didattiche o fattorie sociali. Coldiretti chiede che chi governa la città abbia la consapevolezza che i giovani sono il futuro di qualsiasi settore, ma nel caso del primario è necessario difendere e non interdire il suolo agricolo, ma soprattutto individuare le condizioni economiche agevolate in materia di tassazione. Non da ultimo, Coldiretti persegue la lotta contro la burocrazia che ingessa lo sviluppo e dissuade l’imprenditorialità.

I 6 candidati, all’uscita dall’incontro hanno firmato la nuova petizione di Coldiretti. La raccolta firme, partita dopo l’operazione Brennero, è estesa a tutta Europa, punta al milione di consensi per chiedere l’origine in etichetta per tutti i prodotti dell’Unione Europea e l’abolizione del codice doganale che permette alla materia prima straniera di diventare una specialità italiana con una semplice lavorazione. “Stiamo raccogliendo un milione di firme a sostegno della nostra proposta di legge europea per difendere il vero “Made in Italy” 100%, a vantaggio dell’agricoltura italiana e della salute dei cittadini – aggiunge Carlo Salvan presidente di Coldiretti Veneto e Rovigo -. Da oltre vent’anni ci battiamo per la trasparenza e la tracciabilità dei prodotti agroalimentari per garantire ai consumatori cibo genuino e autentico. Il vero ‘Made in Italy’ alimentare lo facciamo noi con quella parte dell’agroindustria e della distribuzione che non si piega al prezzo più basso, ma valorizza con noi il lavoro di migliaia di imprenditori”. La petizione potrà essere sostenuta firmando in tutti i mercati contadini di Campagna Amica e negli uffici Coldiretti.

(Coldiretti Treviso)

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