Baldin (M5S): “Ho informato la consigliera di parità della Regione del Veneto circa le molestie verbali di alcuni motoscafisti ai danni di giovanissime regatanti in laguna, a Venezia. Il percorso per uscire da questa mentalità è lungo e faticoso, ma va intrapreso subito”

09 settembre 2024

(Arv) Venezia 9 set. 2024 – “Le molestie sessiste nei confronti delle giovani vogatrici in laguna approdano sul tavolo della consigliera di parità della Regione del Veneto”. Così Erika Baldin, capogruppo del Movimento 5 Stelle a palazzo Ferro Fini, che spiega: “Ho ritenuto opportuno coinvolgere la dottoressa Francesca Torelli a proposito del caso riportato dai media gli scorsi giorni: durante la Regata Storica di quest’anno, per la prima volta hanno potuto gareggiare anche le atlete minorenni, nella categoria Giovanissime, al pari dei loro colleghi maschi. Una conquista delle ragazze, e in particolare della quattordicenne Elena Bonacin, che se ne era resa portavoce attraverso una richiesta al Comune. Presto però è emerso come queste sportive vengono abitualmente insultate con commenti sessisti mentre si allenano nei canali lagunari circostanti la città, costringendole a indossare indumenti poco adatti all’attività sportiva o addirittura a scegliere zone meno battute dal traffico acqueo, pur se meno indicate per la voga. L’origine di queste molestie verbali, di provenienza certamente maschile, è costituita da conducenti di motoscafi e altri mezzi a motore che inveiscono contro le vogatrici poiché il loro navigare lento inibisce questi mezzi dallo sprigionare tutta la propria potenza, in barba alle regole relative al moto ondoso e alle più elementari esigenze di sicurezza. Fischi, apprezzamenti non richiesti, allusioni e gesti volgari fanno parte di un contesto di pratiche note come catcalling, dalle quali si sperava che almeno Venezia fosse immune: la conquista di poter regatare alla Storica già in giovane età rischia quindi di essere vanificata dal perpetuarsi di comportamenti irrispettosi, inveterati e lesivi della dignità personale, retaggio di un patriarcato che nel 2024 ha sempre meno spazio di esistere, e che si manifesta anche nel sentimento di padronanza che i mezzi a motore hanno nell’acqua come per strada. A farne le spese non sono solo le ragazze che con passione e costanza si dilettano a percorrere la laguna a bordo di imbarcazioni tradizionali, bensì la stessa sopravvivenza di queste discipline intrinsecamente legate a Venezia che si sta spopolando a fronte di scelte politiche determinate che privilegiano l’overtourism e il dirottamento delle attività professionali in terraferma”.

“Nell’esprimere la mia totale solidarietà alle giovani insultate – conclude Baldin – ho deciso di investire della questione la consigliera di parità della Regione, dottoressa Torelli, certa che saprà individuare l’inizio di un lungo e faticoso percorso di consapevolezza, al di là delle altrui boutade come annotare il numero di targa di un veicolo che va assai più veloce del proprio”.

(Regione Veneto)

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