09 settembre 2024
(Arv) Venezia 9 set. 2024 – “Ormai il capogruppo Villanova si è ridotto a fare il bodyguard di Zaia. Con una smania di censura contro chi osa criticare il presidente. Prima i vescovi, poi De Luca e ora l’onorevole Bindi”. Lo afferma la capogruppo del Partito Democratico in Consiglio regionale Vanessa Camani che spiega: “È successo, infatti, anche in occasione del raduno in Cansiglio per commemorare i morti innocenti di un eccidio nazifascista. Un appuntamento di rilievo al quale Zaia non si è presentato perché evidentemente ha ritenuto di avere cose più importanti da fare. Un’assenza giustamente rimarcata con delusione dai presenti. Mi chiedo soprattutto come Villanova possa permettersi di bacchettare i sacrosanti richiami all’unità nazionale e alla Costituzione antifascista espressi da un’esponente democratica come Rosy Bindi, se non interpretandoli come segnali di un’ossessione. Fortunatamente il prestigio e l’autorevolezza di Rosy Bindi sono talmente noti che non hanno bisogno di difese, ma Villanova sostenga la sua idea di autonomia imparando a rispettare quella degli altri, anche quella di chi non si riconosce in questo tipo di progetto messo in campo con la legge Calderoli. Ma, del resto, la prepotenza rimane l’unica arma per chi non dispone di argomenti”.