
(AVN) Venezia, 17 ottobre 2024
Anche la Regione del Veneto aderirà alla XVIII Giornata Europea contro la tratta di esseri umani che verrà celebrata domani, 18 ottobre. Lo farà con una serie di iniziative culturali e di sensibilizzazione in programma nei prossimi giorni in sei province del territorio. Incontri, dibattiti, rassegne promossi da soggetti pubblici e del terzo settore con l’obiettivo di mettere al centro le persone portatrici di molteplici fattori di vulnerabilità: vittime del lavoro nero, del caporalato, di discriminazioni sessuali, di sfruttamento o schiavitù domestica. Situazioni gravi, caratterizzate da minacce e violenze, che colpiscono prevalentemente le donne, ma anche uomini, minori e transessuali.
“Dal 2021 – spiega l’assessore alla Sanità e al Sociale Manuela Lanzarin – attraverso il progetto N.A.V.I.G.A.Re – Network Antitratta Veneto Intersezioni Governance e Azioni Regionali, finanziato dal Dipartimento delle Pari Opportunità della Presidenza del Consiglio dei Ministri, con capofila la Regione del Veneto, viene implementato il consolidamento di un sistema unico e integrato di emersione e assistenza delle vittime di tratta e/o grave sfruttamento, attivo h 24 per 365 giorni all’anno. L’obiettivo è quello di garantire l’accesso ai diritti alle persone che emergono nel territorio regionale indipendentemente dal loro status giuridico, dalla loro età, nazionalità, genere e tipologia di sfruttamento, sessuale, lavorativo, accattonaggio forzato, attività criminali forzate, matrimoni combinati/forzati”.
Nel Veneto, dal 1° luglio 2021 al 30 settembre 2024, sono state intercettate 4.138 persone, di cui 1.788 sono state aiutate con un’assistenza di prossimità, 371 sono invece state seguite con programmi di emersione, assistenza e integrazione sociale. I dati nazionali registrano 7.800 persone per le quali sono state avviate procedure di valutazione, di cui 2400 hanno aderito al programma.
“Numeri significativi – sottolinea Lanzarin – ottenuti grazie a un impegno importante di tutto il sistema Veneto, non solo nell’applicazione dei progetti e nella complessa gestione del Numero Verde Nazionale, 800 290290 attivo H24, affidato dal 2021 alla Regione del Veneto, contattato ad oggi 12.370 volte, ma anche nell’attivazione di preziose collaborazioni istituzionali con le Università di Padova e Venezia: l’Osservatorio Nazionale dei fenomeni legati alla tratta e al grave sfruttamento, in collaborazione con il Centro Diritti Umani “A. Papisca” dell’Ateneo patavino; ed il progetto di formazione di mediatori linguistici-culturali in collaborazione con il Dipartimento Studi Linguistici e Culturali dell’Università Ca’ Foscari”.
I servizi che vengono erogati sono molteplici: dall’accompagnamento socio sanitario all’insegnamento della lingua italiana; dal supporto socio legale all’aiuto nell’ottenimento di certificati e documenti, come iscrizione anagrafica, carta d’identità, codice fiscale. “Un impegno costante – conclude l’assessore – per far emergere, proteggere, integrare le vittime di tratta”.
In allegato il programma delle iniziative sul territorio regionale.
(SANITÀ- SOCIALE)
