La Provincia di Rovigo ha promosso un corso sulle molestie nei luoghi di lavoro. Organizzato dalla Consigliera di Parità Loredana Rosato e rivolto a tutti i dipendenti di Palazzo Celio, l’incontro si è tenuto il 4 ottobre scorso in sala consiliare per sensibilizzare sull’importanza di operare in un ambiente professionale sano, fondato sulla cultura del rispetto e orientato alla parità di genere e alle pari opportunità: in particolare, sono state fornite le conoscenze di base per riconoscere e prevenire potenziali situazioni di rischio e per individuare le relative azioni da porre in essere rispetto alle molestie che i lavoratori, specie le donne, possono subire.
Questo percorso di formazione si poneva diversi focus: riflettere sui segnali “deboli”, stereotipi sessisti e comportamenti molesti sul luogo di lavoro; approfondire le conseguenze psicologhe, organizzative e legali delle molestie; condividere un approccio sulla gestione dei rischi di molestie; individuare percorsi di tutela per le vittime e strumenti di sanzione per gli autori, partire dal ruolo della Consigliera di Parità e dal numero antiviolenza e stalking 1522; definire pratiche preventive utili a garantire un ambiente sano e attento al benessere delle e dei dipendenti
A condurre i lavori, distinti in due sessioni mattutine di due ore ciascuna, oltre alla Rosato anche la dottoressa Loredana Arena, psicologa del centro antiviolenza, e l’avvocata Roberta Cusin, presidente del comitato pari opportunità dell’ordine degli avvocati: un’iniziativa che ha colto nel segno, tanto che il prossimo 30 ottobre il Comune di Porto Tolle ha richiesto un evento simile a cui prenderanno parte la Rosato e la Cusin, affiancate nell’occasione dalla dottoressa Silvia Nadalini, psicologa e psicoterapeuta.
“L’eventuale presenza di molestie sul luogo di lavoro – rileva la Rosato – costituisce una violazione dei diritti della persona rappresentando una forma di discriminazione che deve essere affrontata in modo tempestivo e adeguato a tutti i livelli. E’ importante, pertanto, che negli ambienti di lavoro vi sia una maggiore conoscenza del fenomeno e delle condizioni ambientali che lo possono favorire attraverso proprio una specifica azione di informazione e sensibilizzazione”.
