28 ottobre 2024
(Arv) Venezia 28 ott. 2024 – “In occasione della manifestazione organizzata stamane dal sindacato Unione Generale del Lavoro alla stazione di Porta Nuova di Verona, alla quale ho partecipato, intendo ribadire il mio sostegno e la mia vicinanza alle Forze dell’Ordine e in particolare all’agente della Polfer indagato per il caso Moussa”. Così il consigliere regionale del gruppo Veneta Autonomia Tomas Piccinini che sottolinea: “L’UGL ha organizzato un presidio presso la stazione Porta Nuova in segno di solidarietà verso le Forze dell’Ordine e dell’agente di Polizia Ferroviaria attualmente sotto indagine della Procura della Repubblica con l’accusa di eccesso colposo di legittima difesa nella vicenda riguardante il tragico episodio che domenica scorsa ha portato alla morte di Moussa Diarra, un cittadino extracomunitario. Nel corso dell’iniziativa, ho voluto ribadire sostegno e vicinanza agli operatori delle Forze dell’Ordine, quotidianamente impegnati nella tutela della sicurezza pubblica. Questo presidio vuole essere un segnale chiaro e forte: chi veste la divisa e svolge con dedizione il proprio lavoro merita rispetto e fiducia. Torno a ribadire quanto in queste situazioni sia fondamentale che ognuno di noi, soprattutto chi ricopre un ruolo amministrativo, mantenga la debita lucidità nell’analizzare la situazione, senza strumentalizzarla e stravolgerla a sostegno della propria idea. È cruciale ricordare che dietro ogni tragedia ci sono delle persone, famiglie e comunità che vivono un dolore autentico e profondo. Qualsiasi discussione sulla vicenda deve partire da questa consapevolezza e dall’impegno a mantenere un tono dignitoso, umano e costruttivo. È altresì necessario esaminare la realtà dei fatti e non piegare gli avvenimenti al proprio credo politico e ideologico sostituendosi alla magistratura, che sicuramente con il proprio lavoro saprà far luce e chiarezza sul caso. Sarà mia premura seguire attentamente l’evolversi della vicenda giudiziaria, confidando nel pieno accertamento dei fatti e nel rispetto delle garanzie costituzionali per tutte le parti coinvolte. Mi preme ricordare l’importanza del lavoro delle Forze dell’Ordine nel mantenere la sicurezza e l’ordine pubblico, in un contesto che diventa ogni giorno più complesso e delicato, e sottolineare che l’operato degli agenti deve essere giudicato con equità e alla luce delle circostanze in cui si trovano ad agire. È necessario chiarire che c’è un aggressore e un aggredito, una persona che attacca e una che si difende. Prendere atto di questo non significa deprezzare la vita di questo ragazzo che, sicuramente, viveva in condizioni di fragilità. In casi come questo, dove la professionalità dei nostri agenti viene messa in discussione per motivi puramente ideologici, io continuerò a sostenere e a difendere le Forze dell’Ordine, ricordando che la tutela della sicurezza e della legalità è un bene comune che merita la massima attenzione e riconoscenza da parte delle istituzioni e dell’intera collettività”.
“La mia presenza al presidio dell’UGL di stamane dunque – conclude Piccinini – vuole essere un segnale forte di appoggio a chi, come l’agente che si è trovato costretto, per l’incolumità sua e del collega, a compiere un gesto estremo quanto inevitabile, ogni giorno rischia la propria vita per la nostra sicurezza”.