Agricoltura sociale, Caner e Lanzarin: “Il Pdl illustrato a palazzo Ferro Fini semplifica il settore e valorizza il ruolo dell’impresa agricola in ottica di nuovo welfare”

(AVN) – Venezia, 31 ottobre 2024

 

Semplificazione e valorizzazione dell’imprenditore che sceglie di offrire servizi di agricoltura sociale, rivolti all’inserimento lavorativo, all’inclusione di soggetti svantaggiati, alle attività a supporto di terapie. “Oggi il Veneto, primo in Italia a dotarsi di una legge sull’agricoltura sociale – commenta l’assessore all’Agricoltura Federico Caner, intervenuto a Palazzo Ferro Fini, sede del Consiglio regionale, alla presentazione del Pdl 285 a firma della consigliera Sonia Brescacin , fa un ulteriore passo avanti: nell’adeguare la propria legge 14/2013 alla norma nazionale 141/2015, sceglie di valorizzare sempre di più la figura dell’imprenditore agricolo, ampliando e consolidando la gamma dei servizi erogabili nelle fattorie sociali. Non va trascurata questa ennesima evoluzione dell’impresa agricola, che diversifica e diventa sempre più multifunzionale, nell’ottica di recupero della tradizione e di un nuovo welfare”.

Attualmente in Veneto sono 37 le fattorie sociali iscritte nell’elenco regionale, con una prevalenza nelle province di Vicenza e Verona; sono indirizzate all’inserimento socio-lavorativo di soggetti deboli, a politiche assistenziali e di riabilitazione delle persone con disabilità fisico-psichica o con dipendenze, anche attraverso la creazione di centri di ospitalità per anziani e il ricorso a terapie assistite con animali e prodotti agricoli in produzione nell’azienda.

“Ruolo centrale in questo contesto – dichiara Caner -, lo riveste l’agricoltura che conferma la propria multifunzionalità nel fornire anche servizi innovativi. Ed oggi, in un contesto di sempre maggiore sburocratizzazione che è uno dei nostri primi obiettivi per agevolare le imprese del settore primario, è positivo che questo Pdl semplifichi la procedura di avvio dell’attività di fattoria sociale, introducendo la semplice SCIA al Comune”.

“La Regione Veneto – sottolinea l’assessore alla Sanità e al Sociale Manuela Lanzarin –  non solo ha legiferato per prima in Italia riconoscendo la valenza sociale delle imprese agricole che aprono le proprie porte per inserimenti lavorativi di persone in difficoltà, percorsi educativi e riabilitativi per bambini, anziani, disabili, detenuti ed ex detenuti, ma ha anche inserito le fattorie sociali nella rete dei propri servizi sociali, allargando quindi ulteriormente e innovando la gamma delle risposte che il sistema di welfare pubblico-privato è in grado di offrire nelle situazioni di bisogno. Siamo fermamente convinti che la fattoria sociale, quando diventa impresa di solidarietà sociale, sia uno strumento riconosciuto e importante del welfare di comunità, un’opportunità volta a promuovere esperienze di benessere personale e relazionale. I progetti alternativi ai Centri diurni, i Ceod, che intercettano anche le Fattorie sociali, oggi vedono impiegati 1315 persone con disabilità. Costituiscono quindi una risposta molto importante. Per questo motivo la Regione del Veneto continuerà a sostenere e valorizzare in tutto il territorio il ruolo dell’agricoltura sociale, con l’obiettivo inoltre di avviare percorsi formativi rivolti agli operatori socio-sanitari”.

 

A questo link, le video dichiarazioni e le immagini della conferenza stampa a palazzo Ferro Fini: https://drive.google.com/drive/u/0/folders/12BEi2_BolJG_JLeg57mA8LoE3hdDSHQS

(AGRICOLTURA-SOCIALE)

(Regione Veneto)

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