COLDIRETTI CONVOCA LA PRIMA CONSULTA REGIONALE SULLA MONTAGNA

COLDIRETTI CONVOCA LA PRIMA CONSULTA REGIONALE SULLA MONTAGNA

 

Mantenere un tessuto produttivo agro-forestale vitale interconnesso con il turismo, riorganizzare il sistema industriale della filiera del legno e valorizzare la rete delle malghe che rappresenta, a livello europeo, una realtà esclusiva per il panorama internazionale. Questi sono alcuni dei punti affrontati in occasione della prima convocazione della consulta regionale della montagna veneta, organizzata da Coldiretti che ha visto la partecipazione degli imprenditori agricoli dei territori interessati e dirigenti delle provinciali di Treviso, Belluno, Vicenza e Verona guidati dal presidente regionale Carlo Salvan che ha coinvolto tutti in un confronto sulla strategica realtà delle aree montane, vera risorsa che può dar vita ad una nuova economia.

“Bisogna agire, perché in dieci anni, sono stati abbandonati migliaia di ettari di prati e pascoli. Un bene che al pari delle foreste rappresenta un patrimonio per tutti: difesa idrogeologica, biodiversità e paesaggio. L’aspetto positivo – ha ricordato Carlo Salvan –  arriva dalle nuove generazioni  incoraggiate dal Complemento di Sviluppo Rurale che con il primo bando hanno dato avvio a 60 nuove attività agricole – il 19,6% sul totale veneto  – con un aiuto sugli investimenti pari a 4,77 milioni di euro. Mentre altre 200 realtà già presenti hanno apportato migliorie alla sostenibilità aziendale con fondi europei del valore di 12,32 milioni.

Nonostante le criticità legate alla fauna selvatica invasiva, gli eventi climatici avversi, la frammentazione fondiaria, i costi di produzione maggiori – ha sottolineato Salvan –  la forza propulsiva delle genti di montagna è manifestata dai tanti esempi di imprese agricole che diversificano l’attività, trasformano i prodotti, offrono servizi  rilanciando la vocazione turistica di questi posti, sempre più vulnerabili ma allo stesso tempo pronti a cogliere la sfida delle Olimpiadi Invernali di Milano Cortina 2026”.

 

(Coldiretti Rovigo)

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