“Sentiamo la mancanza dei nostri cari, ma siamo già immersi, noi e loro, nella vita inesauribile di Dio”: messa del 2 novembre presieduta dal Vescovo

Questa mattina, sabato 2 novembre, si è tenuta in cattedrale la celebrazione eucaristica in suffragio di tutti i defunti presieduta dal Vescovo Michele Tomasi, con il ricordo particolare dei vescovi di Treviso che sono morti. Hanno concelebrato l’arcivescovo emerito di Udine, mons. Andrea Bruno Mazzocato, e i canonici del Capitolo della cattedrale.

Commentando le letture, il Vescovo, nell’omelia, ha ricordato che le fatiche, le sofferenze, le prove del nostro presente, personale, e anche sociale e collettivo non devono essere interpretate come la parola ultima e definitiva sulla vita. “Rimanere nella contraddizione e nella sofferenza, senza fuggire, ci apre invece alla gloria di Cristo, alla gloria del Risorto, una gloria della quale siamo già coeredi, che ci è già stata donata, e che si manifesterà, non solo per noi ma per tutta la creazione – ha ricordato mons. Tomasi -, ma tutto ciò può accadere perché Cristo risorto ha vinto la morte. È anche qui il fondamento di ogni opera buona, di ogni incontro in cui si dà cibo e bevanda, un tetto e qualcosa da indossare, un po’ di conforto e di cura a un piccolo, a un povero. In lui, in lei si incontra Cristo, che lo si sappia o meno: ogni volta che usciamo da noi stessi e vediamo il bisogno di vita dell’altro siamo come Cristo, andiamo verso di Lui e ci comportiamo come figli di Dio che amano con lo stesso amore del Padre. E viviamo la vita che supera ogni male e sconfigge la morte”. “Commemorare oggi tutti i fedeli defunti – ha aggiunto – significa riconoscere che siamo uniti da questi grandi legami, che anche quando sentiamo la mancanza e il distacco dai nostri cari, stiamo sì «gemendo interiormente» (e anche esteriormente) ma siamo già immersi, noi e loro, nella vita inesauribile di Dio”.

Al termine, il vescovo ha benedetto le lapidi dei vescovi Magnani e Gardin, nella cripta della cattedrale, dove sono sepolti.

“Ricordiamo con gratitudine i due vescovi emeriti della nostra diocesi di Treviso – il Vescovo Paolo Magnani e il Vescovo Gianfranco Agostino Gardin che hanno raggiunto la casa del Padre nel corso degli ultimi mesi, nel novembre dell’anno scorso il vescovo Paolo e nel giugno di quest’anno padre Agostino: vuol dire che siamo grati al Signore e a loro per il tanto bene che hanno donato – assieme a tutta la loro esistenza – alla Chiesa universale e alla nostra Diocesi, che hanno amato, amando profondamente il Signore Gesù Cristo”.

Il Vescovo ha poi letto la traduzione del testo delle lapidi:

– il Vescovo Paolo guida sapiente della diocesi di Treviso dal 1989 al 2004, e prima di quella di Lodi, con intelligenza, volontà, passione e amore di vero pastore;

– il Vescovo Gianfranco Agostino Gardin, «rapito dalla bellezza del Signore» (il riferimento è al suo motto episcopale, ndr), alla sequela di San Francesco e suo successore come guida dell’Ordine dei Frati minori conventuali, pastore della Chiesa di Treviso dal 2010 al 2019.

Leggi l’omelia integrale

(Diocesi di Treviso)

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