Comunicato stampa: Parco Treves, dopo il restauro, apertura con l’inizio del 2025

Proseguono i lavori di riqualificazione e restauro dello storico Parco Treves de’ Bonfili, avviati la scorsa estate. La conclusione era prevista per quest’autunno, ma la riapertura del parco verrà posticipata per l’approfondimento di alcuni importanti interventi finalizzati a riportare il giardino alla sua originaria bellezza.

Durante l’esecuzione dei lavori è infatti emersa l’esigenza di modificare l’intervento sulla passerella pedonale metallica ad arco che collega le due sponde del canale di San Massimo. In particolare sono stati riscontrati alcuni fattori tecnici legati al trattamento delle superfici calpestabili che avrebbero potuto compromettere l’efficacia del restauro, non assicurare la resa a lungo termine dell’intervento e non garantire la sicurezza dell’attraversamento da parte dei visitatori. Queste ultime settimane sono state impiegate, in particolare in fonderia, per adottare un trattamento che assicuri il medesimo livello di protezione e durabilità previsto dal progetto originale, garantendo nel contempo l’efficienza strutturale e funzionale del ponte.

Al tempo stesso, l’area di cantiere deve essere utilizzabile per i mezzi della ditta esecutrice e non è possibile aprire parzialmente il giardino senza potenziali aggravi di costi che rischierebbero di compromettere il completamento del lavoro. Ricordiamo che l’intervento in corso ha lo scopo di ricreare la bellezza autentica del luogo, mettendo in sicurezza i diversi ambienti sia per quanto riguarda gli elementi architettonici che per quelli attinenti al verde arbustivo e all’aspetto paesaggistico. Tutto questo dopo circa trent’anni dall’ultimo intervento di restauro e la presenza di forti criticità in diverse aree che hanno richiesto una non rinviabile manutenzione. L’obiettivo, grazie al finanziamento della Fondazione Cariparo, è riportare in luce, all’interno dell’area verde, i suggestivi scorci del passato e l’identità di un parco che rappresenta un simbolo della geniale creatività di Jappelli e della scuola italiana di architettura del paesaggio.

Oltre alla ristrutturazione e al restauro della passerella pedonale metallica ad arco che collega le due sponde del canale di San Massimo, i lavori principali previsti dal progetto di restauro del Parco Treves sono la manutenzione e il ripristino dei vialetti nella parte Sud del Giardino e quella attorno al tempietto, il ripristino e la riparazione dei manufatti lapidei di arredo, come panchine, muretti e gradinate in trachite, la messa a dimora di alcuni arbusti ed erbacee perenni scelte per la loro coerenza con le caratteristiche ecologiche del sito d’impianto. Quasi tutti questi interventi sono già terminati e, oltre alle opere di completamento del ponte, rimangono da realizzare alcuni piccoli interventi come la sistemazione dei corrugati di bypass per i vialetti, predisposti per il ripristino dell’impianto di irrigazione.

L’assessore al verde Antonio Bressa sottolinea: “Il giardino monumentale disegnato dall’architetto Giuseppe Jappelli continua ad essere al centro di una particolare attenzione, nel solco del percorso messo in campo per il recupero del circuito dei giardini storici di Padova. Da decenni non veniva programmato un intervento di questo tipo su questo gioiello della nostra città e stiamo realizzando un lavoro che vogliamo garantisca la miglior accessibilità e cura del parco per i prossimi decenni. Abbiamo preferito quindi prendere un po’ di tempo in più per assicurarci che tutti gli interventi vengano realizzati a regola d’arte. Sono certi che i cittadini e i fruitori del parco convengano sull’idea che sia meglio pazientare qualche settimana in più rispetto al previsto ma per avere un risultato ottimale e soprattutto duraturo per molti anni. Non siamo in grado di dare una data precisa ma con l’inizio del nuovo anno sicuramente saremo avviati a una rapida riapertura. Una volta completato questo progetto rimarrà da realizzare il restauro del tempietto, un lavoro che verrà avviato in una fase successiva con un appalto specifico e che non richiederà la chiusura dell’intero parco”.

(Comune di Padova)

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