Ostanel (il Veneto che Vogliamo): “Fine vita, a Zaia dico: in Veneto già persa una grande occasione; un eventuale regolamento dovrà dare tempi certi ed essere redatto con chi da anni si occupa della garanzia della sentenza della Corte”

10 febbraio 2025

(Arv) Venezia 10 feb. 2025 – “Apprendiamo dal Presidente Zaia in conferenza stampa che la Giunta starebbe redigendo un regolamento per dare finalmente tempi certi e procedure chiare a chi vuole accedere a un fine vita dignitoso, secondo le proprie volontà, come garantito dalla Corte costituzionale. È una tra le richieste che abbiamo portato avanti sin da quando, a gennaio dell’anno scorso, il Consiglio regionale ha perso una grande occasione respingendo la proposta di legge di iniziativa popolare sul tema. Spiace sentire una notizia del genere durante una conferenza stampa e non in Commissione sanità, dove ormai più di sei mesi fa avevamo chiesto alle Consigliere Brescacin e Bigon di convocarlo”. È quanto dichiara la consigliera regionale del movimento civico il Veneto che Vogliamo Elena Ostanel, riferendosi “Alle dichiarazioni di Luca Zaia in conferenza stampa. quella del regolamento è una soluzione di ripiego perché, come dimostrerà probabilmente in questi giorni la Toscana, una legge di iniziativa popolare si poteva approvare in Consiglio regionale se ci fosse stata la chiara volontà politica della maggioranza. Ma è in ogni caso, se scritto come si deve, un passo avanti per i tanti pazienti che vogliono tempi certi e la certezza di un medico a supporto”.

“Chiedo però al Presidente Zaia – prosegue Ostanel – che questo avvenga con il coinvolgimento delle diverse parti, di chi lavora da anni sul tema, come i promotori della proposta di legge di iniziativa popolare, ma anche i medici coinvolti nelle Commissioni mediche e nei Comitati di Etica per la Pratica Clinica. Perché se la legge stabilisce un diritto, è giusto che a stabilire come garantirlo sia anche chi ogni giorno si interfaccia con i pazienti e con le loro richieste. Nessuno ha mai sostenuto, come dice il Presidente Zaia, che ci siano i dossier buttati sulle scrivanie delle Ulss, ma bisogna riconoscere che per accedere al fine vita i tempi di attesa sono ancora troppo lunghi. Lo dimostra il recente caso di Vittoria, che ha dovuto attendere otto mesi, e rivolgersi anche alla Magistratura, per vedere rispettato un suo diritto. Ma lo dimostrano anche i risultati di un accesso agli atti che ho effettuato e che, come riporta l’Assessorato alla sanità, ci dice che ci sarebbero alcuni pazienti che attendono oltre i tempi necessari”.

“Quindi, come dimostrano i fatti – conclude la consigliera – abbiamo già aspettato troppo a lungo per questo attendiamo di vedere se, come promesso, una risposta arriverà entro la fine di questa legislatura, come auspichiamo. Che la Regione Toscana sia da monito”.

(Regione Veneto)

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